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Napolipiù cambia
di nuovo formula |
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COME TANTI, Giorgio Gradogna è
alla ricerca della formula magica per vendere quotidiani e, fallito
l'esperimento del giornale dedicato soltanto allo sport e allo spettacolo,
cambia di nuovo strada e, in qualche modo, torna |
all'antico.
Dal 15 giugno Napolipiù, il quotidiano nato nel settembre
2002 dalle ceneri della Verità, è nelle edicole
con un nuovo formato, dal 38x56 passa al 35x50 utilizzato dal
Mattino, e con una nuova grafica, curata dallo stesso Gradogna
e dal neo
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Luca Colasanto e Giorgio Gradogna |
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professionista Marco Di Bello, con
la consulenza del pubblicitario Petronio Petrone.
L'area di diffusione del giornale è Napoli e provincia, con
una tiratura dichiarata di 9800 copie. Le pagine sono trentadue, di
cui sedici a colori, con l'obiettivo di crescere entro l'anno fino
a quarantotto e diventare uno dei primi quotidiani locali full color.
I programmi di sviluppo sono condizionati dalla risposta che verrà
dalle edicole e dalla messa a regime della rotativa di Olivola, nell'area
industriale di Benevento, dove ha sede la nuova tipografia messa in
piedi dallo stampatore Luca Colasanto con la Editrice Telestampa
Sud srl, che affianca lo stabilimento di Vitulano.
Sempre affollata la gerenza nella quale, accanto al direttore responsabile
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Marco Di Bello, Donatella Gallone
e Petronio Petrone |
Gradogna,
compaiono il consulente editoriale Luca Colasanto, la consulente
redazionale Donatella Gallone, il garante dei lettori
Domenico Di Meglio.
La nuova linea del quotidiano è stata spiegata da Gradogna
nel fondo
pubblicato il 15 giugno, |
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con il quale annuncia un giornale gabibbo,
dalla parte dei lettori. "Per essere ancora più chiari,
- dice a Iustitia - posso sintetizzare la nuova formula in due slogan:
non più un giornale popular, come la Verità, ma pro
popular; non più un foglio che dal Palazzo va alla gente, ma
che dalla gente va al Palazzo. E per raggiungere questo obiettivo
abbiamo ripristinato un numero verde: 800.705858". Diverse le
novità nell'organico, con partenze e arrivi. Agli inizi dell'anno
sono andati via Emilio Gioventù, che si è trasferito
a Roma per lavorare al quotidiano dell'Udc La Discussione, e il neoprofessionista
Pietro Nigro, che, pur svolgendo ancora lavori in tandem con
Gradogna, ha deciso di fare il free lance (alle Europee ha curato
l'ufficio stampa del candidato di Alleanza Nazionale Vincenzo Nespoli,
ex presidente del consiglio comunale |
di Afragola),
Dell'organico di Napolipiù fanno parte il capo servizio
Donatella Gallone, che segue la cultura, i redattori Alfonso
De Biase (sport e spettacoli), Marco Di Bello (grafica e
prima pagina), Antonio Di Costanzo (cronaca), Gianluca
Mancuso
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Alfonso De Biase, Antonio Di Costanzo
e Marino Marquardt |
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(giudiziaria e nera), Gabriele Scarpa
(cronaca) e i praticanti Ciro Pellegrino (comune) e Paola
Terlizzi (cronaca), ora in maternità. Completano la squadra,
insieme a collaboratori storici come Marino Marquardt, gli
articoli 2 Massimiliano Bonardi (Calcio Napoli), Maria Giovanna
Capone (spettacoli), Arnaldo Capezzuto (cronaca) e Annalisa
Palmieri (spettacoli)."C'è poi un gruppetto di professionisti,
- annuncia Gradogna - già presenti sulle pagine di Napolipiù,
che conto di assumere a tempo pieno entro ottobre. Sono Alberto
Marzaioli (politica e provincia), Giuseppe Porzio (cronaca
nera), Antonio Vastarelli (economia) e Brunella Cimadomo
(cronaca bianca e inchieste)".
È invece inalterata la compagine societaria. La Mercati popolari,
una srl con |

Alberto Marzaioli, Pietro Nigro
e Giuseppe Porzio |
un capitale
di 68mila euro, è proprietaria della testata 'la Verità'
e concessionaria della pubblicità, raccolta direttamente
e attraverso la subconcessionaria Action. I soci della srl sono
34, ma soltanto tre hanno quote consistenti: Colasanto il 31
per cento; Gradogna, che è |
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l'amministratore della società, il
20 per cento; la Gallone il 9 per cento.
La testata è in fitto a una cooperativa, l'Editoriale la Verità,
che edita il quotidiano. I soci della cooperativa, ognuno con quote
da un milione di lire, sono Gradogna, che è l'amministratore,
Di Bello, Di Costanzo, Di Meglio, Stefano Ghionni, Gioventù,
Scarpa, Paola Terlizzi e Paola Verrusio, che è il presidente
del collegio dei sindaci.
Dopo anni di equilibri economici molto precari, aggravati da vendite
in edicola decisamente modeste, la situazione si sta lentamente stabilizzando
grazie soprattutto ai contributi pubblici che il giornale sta incassando
da quando, nel dicembre del 2000, ha compiuto tre anni di vita. Per
il 2001 l'importo del finanziamento è stato di poco inferiore
ai 500mila euro, saliti a 800mila nel |
2002; nel 2003 il contributo
è stato di 970mila euro e nel 2004 dovrebbe superare
il milione centomila euro.
"Abbiamo chiuso il bilancio 2003 - dichiara soddisfatto
Gradogna - con un attivo di 57mila euro. A fronte di un costo
di esercizio di 1.986.440
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Brunella Cimadomo, Emilio Gioventù
e Gianluca Mancuso |
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euro, abbiamo 390mila euro per le vendite,
410mila per la pubblicità, centomila di finanziamento soci,
poco più di 170mila per fornitura servizi e 972.320 euro di
contributo pubblico". |
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