Si prescrive a dicembre
la tentata truffa dei Pop

SI AVVIA VERSO una sentenza di prescrizione il processo che vede imputato il giornalista Giovanni Lucianelli con l’accusa di tentata truffa per un finanziamento chiesto alla Regione Campania attingendo ai Pop, i Piani operativi plurifondo della Comunità europea. Un finanziamento di 186mila

euro che la Regione aveva già deliberato e che fu bloccato poco prima dell’erogazione.
Il rinvio a giudizio venne firmato dal gip Laura Triassi nel marzo del 1999 perché, secondo il magistrato, per ottenere il finanziamento europeo Lucianelli faceva figurare


Paolo Celentano e Giovanni Lucianelli

come soci dell’agenzia giornalistica Videoprogetti quattordici redattori “assunti fittiziamente e licenziati prima di avanzare le richiesta delle erogazioni pubbliche”.
Il processo prese il via nell’ottobre dello stesso anno e alla prima udienza utile la Regione Campania, allora presieduta da Antonio Rastrelli, si costituì parte civile chiedendo un risarcimento almeno pari allo stanziamento approvato. La decisione di essere presente in aula come parte civile è stata poi confermata con la presidenza di Antonio Bassolino e l’ufficio legale di Santa Lucia ha schierato in aula uno staff tutto al femminile, con gli avvocati Anna Gullì, Graziella Mandato e Fernanda Speranza.
Nel corso di poco meno di cinque anni sono state fissate decine di udienze, quasi tutte saltate con motivazioni varie e singolari (vedi Iustitia del 26


Anna Gullì e Laura Triassi

gennaio 2004).
Dal 10 novembre 2000 il fascicolo è stato affidato al giudice monocratico Pasqualina Laviano, che sta ora procedendo a marce forzate; la prescrizione infatti è sempre più vicina e dovrebbe scattare a dicembre.

Tredici finora le udienze del 2004. Nella prossima, fissata per venerdì 17 settembre, verrà completato l’esame degli ultimi quattro testi del pubblico ministero, che non si sono presentati in aula a luglio; poi toccherà ai testimoni della difesa.
Intanto il 29 ottobre entra nel vivo il giudizio promosso da Rosario Chirico, curatore del fallimento della Videoprogetti scrl, con l’autorizzazione del giudice delegato Laura Tricomi. Chirico, assistito dal civilista Carlo De Maio, ha presentato una citazione per 560mila euro nei confronti degli amministratori e dei componenti del collegio sindacale della società cooperativa messa in piedi da Lucianelli. Tra i primi ci sono ovviamente il giornalista, il padre, Lucio Lucianelli, il cognato, Gennaro Giorgio, e l’ex impiegata Assunta Miraglia; del collegio sindacale hanno invece fatto parte prima Gennaro Vetromile, presidente, Angelo Di Marino e Pier Paolo

Petino, poi Elena Marotta, presidente, Gennaro Capozza e Annabella Migliozzi. Nel caso venissero accertate le loro responsabilità, sindaci e amministratori saranno chiamati a rispondere, anche con il loro patrimonio personale.
Gennaro Giorgio e Pier Paolo Petino

Forse per questo motivo è arrivata alla curatela una proposta di transazione, ma la somma offerta viene giudicata irrisoria.
La decisione passa quindi al giudice istruttore Paolo Celentano.