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alterne / Oggi circoleranno le dispari”. Ci si organizza nella redazione guidata da Giustino Fabrizio: prendiamo la tua, mi dai uno strappo? Dai, sono un pari. Massì, io sono dispari.
Nell’articolo Roberto Fuccillo, che forse non ha la patente ed è al di sopra di queste piccole emozioni, cita l’ordinanza comunale e scrive che “Si inizia oggi dalle 16 alle 24 con divieto di circolazione per le auto che terminano con cifra dispari”. Ma ormai i torpedoni sono stati organizzati, le dispari stanno già rombando nei box e sono pronte a scattare.
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I lettori di Repubblica che hanno la targa dispari mettono sul cruscotto il titolo della pagina come lasciapassare, quelli che hanno la targa pari evidenziano con un pennarello giallo il Fuccillo-pensiero per scansarsi un verbale. E intanto, lungo la Riviera di Chiaia, si alzano le immortali note dell’aria del Rigoletto: “Questa o quella / per me pari sono”.
Post scriptum. Ma gli automobilisti con targa dispari, che hanno già sommerso di telefonate di protesta la redazione, potranno presentare ricorso contro la multa allegando il titolo del deskista di Repubblica? |
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