DOPO L'ARCHIVIAZIONE della sua denuncia contro il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli, il consigliere Ermanno Corsi si è preso qualche settimana di tempo per riflettere. Poi l’otto giugno è ripartito alla carica con una lettera indirizzata ai vertici dell’Ordine del Lazio (il presidente Bruno Tucci e il vice Gino Falleri) e dell’Ordine nazionale (il presidente Lorenzo Del Boca, il vice Enrico Paissan, il segretario Enzo Iacopino e il tesoriere Nicola Marini).
Questa volta nel mirino, con Lucarelli, c’è Gianfranco Coppola. L’incipit della missiva è diretto: “durante le audizioni di Ottavio Lucarelli e Gianfranco Coppola (presidente e segretario dell’Ordine della Campania) sono state
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documentazione necessaria”; tra questi, il parlamentare di Forza Italia Luigi Cesaro, oggi presidente della Provincia di Napoli.
Anche nella nuova lettera-denuncia, la terza dopo quelle di luglio e novembre 2008, l’attacco è frontale. Scrive, tra l’altro, Corsi: “Ha detto Lucarelli: “La pratica Cesaro che il consigliere Corsi sostiene di essere scomparsa, era invece sul tavolo e inserita nel faldone assieme alle altre pratiche della stessa testata”. Non è vero. Quando, il giorno dopo il 22 luglio, sono andato all’Ordine, ho fatto notare, ad alta voce, che dalle pratiche mancava quella di Cesaro, Lucarelli era seduto alla sua scrivania e sentiva quello che facevo verbalizzare dal ragioniere Trevisan (la mancanza, appunto, della pratica Cesaro). Lucarelli è stato zitto, non ha precisato, né minimamente replicato. Sono stato informato solo il giorno dopo che la pratica Cesaro era “insieme con le altre”…”.
Dopo gli affondo, la conclusione: “Alla luce di queste ulteriori e necessarie precisazioni, chiedo che la vicenda relativa alle pratiche del 22 luglio 2008 e al comportamento tenuto da Lucarelli, venga riesaminata secondo le forme e le procedure che ciascun destinatario sopra indicato riterrà opportune”.
Che faranno ora i ‘destinatari’ Del Boca e Tucci? |