Idv attacca Milone e
il nodo Suor Orsola

IL SEGRETARIO campano dell’Italia dei valori Nello Formisano ha deciso di aprire le ostilità nei confronti della gestione del Tg regionale guidato da Massimo Milone e lo ha fatto il 24 sera con una puntuta dichiarazione all’Ansa. “Lo sbilanciamento del notiziario Rai della Campania a favore del Pdl – dice Formisano a Iustitia – ha subito una forte accelerazione subito dopo il voto di fine marzo e sta raggiungendo punte inaccettabili. Eclatante il tg

regionale della sera di sabato 22 maggio: da una parte in onda due battute di pochi secondi dell’europarlamentare Luigi De Magistris e dal fronte Pdl ampi servizi riservati ai parlamentari europei Erminia Mazzoni e Enzo Rivellini e ai senatori


Luigi De Magistris e Nichi Vendola

Gaetano Quagliariello e Pasquale Viespoli”. E il senatore, componente della commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai, continua: “prima di andare avanti è necessaria una premessa: tutti (cittadini, politici e lavoratori di viale Mazzini) dobbiamo ricordare che la Rai è la concessionaria in esclusiva del servizio radio televisivo pubblico ed è un’azienda alla quale le Camere, attraverso la commissione parlamentare di Vigilanza, dettano le linee guida e nominano sette dei nove consiglieri d’amministrazione (gli altri due vengono indicati dal ministro dell’Economia). È giusto dedicare grande attenzione a chi governa, ma è indispensabile riservare spazio adeguato alle forze d’opposizione. Nella vicenda di De Magistris c’è poi una seconda notazione ed è di tipo professionale: il giorno precedente una folla entusiasta aveva accolto Nichi Vendola e De Magistris a Città della Scienza. È una notizia che oltre mille persone, secondo i resoconti dei quotidiani napoletani, vanno a Bagnoli per ascoltare due esponenti politici? Allora perché non riservarle il risalto che merita?”
Formisano cita anche il suo intervento di metà marzo in difesa della professionalità della redazione di via Marconi sotto attacco strumentale di


Erminia Mazzoni, Enzo Rivellini e Pasquale Viespoli

alcuni esponenti del Pdl (Caccavale, Lainati, Bocchino e Landolfi).
“Non dimentichiamo – osserva il senatore dell’Idv – che durante la campagna elettorale i servizi sul Pdl venivano piazzati in scaletta sempre in apertura, mentre Vincenzo De Luca

seguiva, dividendo il suo spazio con gli altri candidati di centro sinistra (Paolo Ferrero e Roberto Fico, ndr). Senza contare che nei servizi non politici, quindi fuori dalla par condicio, passavano notizie e interviste a esponenti del centro destra come il ministro Carfagna, tra l’altro candidata, a Ronghi, Lauro e Calabrò e persino due interviste alla moglie di Caldoro (Annamaria Colao, ndr)”.
La bordata finale il senatore dell’Italia dei Valori la riserva a promozioni e assunzioni; parla in alcuni casi di doppi e tripli salti mortali per fare carriera salendo sul carro dei vincitori di centro destra e si interroga sul meccanismo oscuro delle assunzioni a via Marconi. “In Campania ci sono oltre 400 giornalisti professioni disoccupati; – ricorda Formisano – eppure le porte di via Marconi si aprono soltanto per chi arriva dal corso di giornalismo del Suor Orsola Benincasa. È un nodo perverso e 'inspiegabile' che va tagliato”.
In effetti negli ultimi cinque anni alla sede di Fuorigrotta hanno firmato contratti di assunzione, per ora a termine, soltanto giornalisti con la targhetta

dell’università guidata dal rettore Francesco De Sanctis; oggi sono sette su un organico di quarantasei redattori: con l’ultima arrivata, Francesca Coppola, trasferita il 3 maggio dalla redazione di Campobasso per il varo di ‘Buongiorno


Cafiero, D'Emmanuele, Messina e Rosciano

Italia’, ci sono Letizia Cafiero, Renato D’Emmanuele, Diego Dionoro, Giovanni Messina, Margherita Rosciano e Guido Pocobelli Ragosta che della scuola non è stato allievo, ma era ed è tutor.
Sin dal varo del corso di giornalismo, guidato da Lucio D’Alessandro, insegnano all’ex convento che dal corso Vittorio Emanuele guarda il golfo di Napoli Massimo Milone, che spiega ai ragazzi una materia delicatissima come ‘Etica e deontologia del giornalismo’, e Pier Luigi Camilli, per anni vice direttore vicario della Tgr, dall’autunno scorso in pensione e quindi promosso  condirettore della scuola, oltre che responsabile delle testate del master. Milone e Camilli sono diventati docenti, D’Alessandro ha conquistato il video, diventando una presenza assidua dei tg e delle rubriche della sede di Napoli.
Ora c’è da domandarsi: l’attacco di Formisano è un’uscita estemporanea o il segretario campano dell’Idv intende andare avanti per fare chiarezza sulle scelte informative della redazione di Napoli? “Da lunedì 31 maggio alla commissione di Vigilanza – risponde il senatore – lavoreremo a oltranza per


Maria Luisa Busi, Michele Santoro e Sergio Zavoli

varare il contratto di servizio della tv pubblica. La settimana successiva verrà sentito in commissione il direttore generale Mauro Masi sui casi di Michele Santoro e Maria Luisa Busi. Chiederò al presidente della Vigilanza Sergio Zavoli di ascoltare in quei

giorni anche il direttore della Tgr Alberto Maccari e il redattore capo Massimo Milone. Dopo il mio comunicato mi aspettavo che Milone, come aveva fatto in altre occasioni, mi chiamasse. C’è stato invece il silenzio. Vuol dire che fornirà in commissione le sue risposte”.