Landolfo segretaria
con presidente e 2 vice

IL 20 DICEMBRE, nella sede di vico Monteleone a pochi passi da piazza del Gesù, per scegliere i nuovi vertici si è riunito il consiglio direttivo del Sugc, il sindacato unitario dei giornalisti campani, eletto il 2 e 3 dicembre scorso. Nonostante il buon risultato elettorale si chiude dopo otto mesi la segreteria di Fabrizio Cappella a causa degli aumentati impegni professionali perché il 12 agosto è stato promosso vice redattore capo della sede Rai di via Marconi.
Le scelte del direttivo sono avvenute per acclamazione: Geppina Landolfo del Roma segretaria, Pietro Treccagnoli ex Mattino presidente, vice segretari per i professionisti Dario Sarnataro di Radio

Marte e Antonio Prigiobbo per i pubblicisti, tesoriere l’unico confermato. I vertici dei collegi dei sindaci e dei probiviri saranno decisi in una riunione che si terrà a gennaio.

Fabrizio Cappella e Giovanni Rinaldi

Ora brevi note biografiche su segretaria e presidente. Napoletana, quarantasette anni, maturità classica al liceo Francesco Durante di Frattamaggiore e laurea in Giurisprudenza alla Federico II, Geppina Landolfo ha iniziato lavorando come editor da Pietro Graus e collaborando al Roma con un rapporto via via più stretto sfociato nell’assunzione nel 2013. Ora si occupa soprattutto dell’edizione on line. Natali a Qualiano nell’area a nord di Napoli, sessantaquattro anni, maturità scientifica a Giugliano e laurea in Lettere moderne alla Federico II con tesi sul Teatro napoletano del Seicento, Treccagnoli nel 1981 vince una borsa di studio della Fieg-Fnsi e per diversi anni collabora al Mattino. Il primo gennaio del 1986, tre mesi dopo l’omicidio di Giancarlo Siani il direttore Pasquale Nonno regolarizza alcuni precari e fa cinque assunzioni: Eduardo Cicelyn, Chiara Graziani, Paola Di Pace, Michele Tanzillo e Pietro Treccagnoli.
Al giornale gira tutti i settori, insieme a Claudio Scamardella e Toni Iavorone, è vice del capo cronista Giuseppe Calise e poi responsabile della Cultura. Capo servizio dal ’92 al 2017 quando ottiene i gradi di vice redattore capo pochi mesi prima della pensione che arriva nell’aprile 2018. Ha collaborato con il Quotidiano del Sud e da un paio d’anni scrive per il Corriere del Mezzogiorno.