Retenews24, il 30 marzo
udienza per il fallimento

È FISSATA PER il 30 marzo davanti al giudice del tribunale di Napoli Angelo Del Franco l’udienza per valutare la richiesta di fallimento di Retenews24, la società che ha come amministratore Massimiliano Pinci e come proprietaria l’avvocato Rosa Di Caprio, moglie di Bruno Pinci, fratello di Massimiliano. Per la srl, messa in liquidazione il 10 novembre scorso con atto del notaio Nicola Rotondano, il 2 febbraio è stata presentata una istanza di fallimento dall’avvocato Giovanni Sodano che assiste sei ex dipendenti della società: i giornalisti Antonella Bianco, Adriana Costanzo, Pietro Di Marco, Martina Gaudino, Pasquale Napolitano e

l’amministrativa Cristina Beatrice Ungureanu.
Intanto a fine dicembre gli ex dipendenti, con altri sei soci, hanno dato vita a una società a responsabilità limitata, la Mkw, acronimo di 'Makeweb', che ha come amministratore delegato Annamaria Colucci e un

Emiliana Basile e Stefano Tibiletti

capitale di 70mila euro, mentre la socia di maggioranza relativa, con il 39 per cento, è l’avvocato Paola Fraconte, moglie di Gianfrancesco Raiano, direttore responsabile di Retenews24.it dalla fondazione, nella primavera del 2013, fino allo scontro frontale con gli editori segnato nell’aprile del 2016 prima dalla sospensione sine die” e poi dal “licenziamento disciplinare con effetto immediato”.
Oltre ai giornalisti e alla Ungureanu, nella compagine societaria, con piccole quote, sono presenti tre avvocati civilisti (Paola Fraconte, Luca Cedrola e Antonio Daniele), una psicologa (Emiliana Basile), Errico Romeo e il direttore dell’Uci cinema di Casoria Stefano Tibiletti.
La Mkw editerà il quotidiano on line www.ilventiquattro.it con la direzione di Raiano e i cinque giornalisti fuoriusciti da Retenews24. La squadra, in una sede al Centro direzionale, sta mettendo a punto il progetto e da gennaio è regolarmente in rete piazzando ogni tanto servizi ripresi dagli altri media locali come notizie su iniziative e consulenze della giunta regionale.
In questo progetto – spiega Raiano – i giornalisti sono soci, è una public company. Se non ci saranno intoppi, partiremo il 2 maggio”.