Anche Varriale
fa pubblicità

TRA I GIORNALISTI iscritti in Campania che fanno pubblicità, attività vietata dalla legge istitutiva dell’Ordine, non ci sono soltanto ex miss come la pubblicista Caterina Balivo e la professionista Barbara Di Palma e appariscenti conduttrici di programmi politici e sportivi sulle tv locali come Anna Di Chiara, ma anche una star del calcio Rai come Enrico Varriale, napoletano, cinquantatre anni, da ventotto professionista, in Rai dal 1989. 
Il 25 gennaio l’inarrestabile Pierluigi Roesler Franz, nella sua veste di

“pubblico ufficiale in quanto consigliere dell’Ordine nazionale”, segnala a Enzo Iacopino, numero uno dell’Ordine nazionale, e a Ottavio Lucarelli, presidente dell’Ordine della


Caterina Balivo (*), Anna Di Chiara (**) e Barbara Di Palma (***)

Campania, che Enrico Varriale, vincitore “nel 2010 del premio Ischia come miglior giornalista sportivo”, fa da testimonial per una sartoria napoletana, come “risulta da una notizia - non smentita dal'interessato - dal titolo: "Luigi Dalcuore veste Enrico Varriale: “Novanta Minutidi stile ed eleganza”. “Se tale notizia rispondesse a verità – scrive Roesler Franz - e il collega Varriale non prendesse subito le distanze dal comunicato stampa, ci si troverebbe di fronte a pubblicità vietata e quindi ad una palese violazione della Carta dei Doveri del giornalista, nonché della legge n. 69 del 3 febbraio 1963, istitutiva dell'Ordine dei giornalisti. Il tutto, per di più aggravato dalla sua appartenenza alla Rai, emittente nazionale che ha in esclusiva il servizio pubblico radiotelevisivo”.
Il 26 gennaio Roesler Franz colpisce ancora inviando a Iacopino e Lucarelli un esposto sulla professionista Anna Di Chiara che svolge attività di testimonial per varie aziende, “notizia addirittura confermata  nel proprio sito dall'interessata che nel suo curriculum riporta gli  spot pubblicitari quasi come titolo di merito professionale!!!” Nell’esposto il consigliere dell’Ordine nazionale non si occupa soltanto di Anna De Chiara: “Con l'occasione vorrei cortesemente avere notizie sui due miei vecchi esposti - sempre per pubblicità vietata - nei confronti di altre due giornaliste, iscritte all'Ordine della Campania, la pubblicista Caterina Balivo e la


Mario Monti e Paola Severino

professionista Barbara Di Palma”.
Che succede adesso? Assolutamente niente. I giornalisti testimonial possono continuare a dormire sonni tranquilli. Ricordiamo, per l’ennesima volta, il caso della show girl Caterina Balivo denunciato per la

prima volta da Roesler Franz nel giugno 2008 che ha continuato serena a fare pubblicità per il brand Cannella, con il solo fastidio di qualche convocazione davanti al consiglio dell’Ordine, seguita da inoffensive micro sanzioni. Intanto dallo scorso dicembre è cambiata la normativa che regola la parte disciplinare dell’attività giornalistica. Ricapitoliamo sinteticamente i passaggi: nell’agosto del 2011 il governo Berlusconi approva la riforma degli ordini professionali, con il rinvio a un decreto attuativo da votare entro dodici mesi; nell’agosto del 2012 il governo Monti licenzia il decreto; nel dicembre 2012 il ministro della Giustizia Paola Severino vara il regolamento che sottrae agli Ordini regionali e nazionale l’attività disciplinare e affida il controllo sul rigoroso rispetto della deontologia da parte dei giornalisti a un consiglio di disciplina territoriale e, per i ricorsi, a un consiglio di disciplina nazionale.
I componenti dell'organismo ‘territoriale’ vengono nominati dal presidente del tribunale, nel caso della Campania da Carlo Alemi, che sceglie nove nomi di giornalisti da una rosa di diciotto presentata dall’Ordine regionale.
Diverso il meccanismo per il consiglio di disciplina nazionale: l’Ordine nazionale elegge al suo interno dodici giornalisti che si occupano soltanto di

disciplina e non operano più all’interno dell’Ordine. La legge prevede inoltre che gli Ordini che non ottemperano alle nuove norme possono essere commissariati dal ministro della Giustizia. Per questo motivo l’Ordine nazionale ha provveduto già a dicembre a eleggere i


Armando De Rosa, Domenico Falco e Pierluigi Roesler Franz

componenti del consiglio di disciplina che sono Pino Anzalone (vice presidente); Antonio Cembran; Dario De Liberato; Armando De Rosa (napoletano di Villaricca, sessantatre anni, pubblicista); Elio Donno; Rino Felappi (presidente); Paolo Giovagnoni; Saverio Paffumi; Michele Partipilo; Francesca Santolini (segretario); Luisella Seveso; Laura Trovellesi Cesana. I dodici si sono già riuniti il 16 e 17 gennaio, hanno assegnato i ricorsi in giacenza e fissato le prime audizioni per il 5 e 6 febbraio.
E in Campania? “Nel 2013 – risponde Domenico Falco, vice presidente dell’Ordine regionale – il consiglio non si è ancora riunito. Alla prima riunione, che si terrà il 5 febbraio, definiremo la lista dei diciotto nomi e la invieremo immediatamente al presidente del tribunale Carlo Alemi”.


(*) Da www.cannella.com
(**) Da www.telegiornaliste.com
(***) Dalla sfilata organizzata dall'atelier Signore e Nardelli