Carlo Alemi, Ciro Cirillo e Armando Cono Lancuba  
 

Cirillo, Alemi vince ancora
contro gli eredi di Lancuba

 
 
 

Con il pagamento delle parcelle agli avvocati si è, forse, chiusa la lunga querelle che ha visto contrapposti da un lato Carlo Alemi, negli anni del rapimento Cirillo, giudice istruttore e oggi presidente del tribunale di Napoli, dall’altra Armando Cono Lancuba, negli anni ottanta uomo chiave della procura di Napoli, e, dopo la scomparsa del magistrato nel gennaio 2001, i suoi eredi. ...

 
 
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Matilde Serao (*)  
 

"Volontà 'consunta'
ad altrettanta umiltà"

 
 
 
 

Nel film- cult “Prendi i soldi e scappa” la donna del protagonista dice: Aspetto un figlio. E’ il mio regalo per te” E lui, Woody Allen, ribatte: Non dovevi…Mi bastava una cravatta”. Eh già, per amore cosa non si fa? Ognuno mette sul piatto ciò che ha, o che può: c’è chi ...

 
 
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Ansa: apre Del Boca,
Napolitano è in coda

 
 
 
 

Il 22 ottobre l’Ansa Napoli, guidata da Mario Zaccaria, mette in rete, meritoria usanza quotidiana, l’elenco degli avvenimenti previsti per l’indomani in regione. Uno strumento indispensabile per le redazioni, che consente di seguire i fatti che contano e ignorarne o ...

 
 
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Visitatori 2007
 
   

In questo numero si parla di Alfieri, Bochicchio, Botti, Bruno, Caroppoli, Chiocchi, Ciaccio, Crescenzi, Di Pietro, Fabbrocino, Graldi, Grasso, Greco, Iaselli, Lignola, Malavenda, Marino, Melati, Molaioli, Pafundi, Pennasilico, Petruccioli, Redivo, Ruccello, Russo, Scotti, Senzani, Silvagni, Tisi, Tortora, Turatelo, Vassalli, Zaccaria, Zaza, Zingarelli;

con foto di Alemi, Alfano, Allen, Amato, Barone, Bartolomeo I, Cipolletta, Ciriello, Cirillo, Cola, Cutolo, Del Boca, Deledda, Del Tufo, De Luca Tamajo, De Martino, De Mita, Edoardo VIII, Galasso, Gava, Golino, Janes Carratù, Lancuba, Levi Montalcini, Napolitano, Nicotera, Nonno, Pinto, Riccardo III, Romano, Rutelli, Sant’Elia, Scalfari, Scamardella, Scribani, Sepe, Serao, Servillo, Silvestrini.

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    Una brutta notizia 13 dicembre, ore 19 
   

Una brutta notizia per i lettori e per il direttore di questo giornale: da oggi Iustitia non si occuperà più di Repubblica Napoli.
Nel numero 40 del 12 novembre sono state pubblicate due lettere che il responsabile della redazione partenopea di Repubblica, Giustino Fabrizio, non ha gradito.
Nella prima un lettore segnala e documenta tre errori nei titoli del quotidiano romano attraverso l’ironico e paradossale accostamento tra i Beatles,
i mitici Fab four di Liverpool, e i quattro giornalisti del desk di Repubblica.

  Nella seconda un altro lettore evidenzia il sostanziale silenzio scelto dal Mattino e da Repubblica Napoli sul singolare accordo relativo all’abbattimento dell’ecomostro di Alimuri. In particolare il lettore è sorpreso per la linea politico-editoriale di Repubblica Napoli, “dissonante da quella dell’edizione nazionale”, e si chiede: “Ezio Mauro avrebbe operato la stessa scelta?”.
Fabrizio non ha gradito e ha concentrato la sua disapprovazione su Patrizia Capua, redattrice di Repubblica Napoli e lettrice saltuaria e disattenta di questo giornale, che ha la sola colpa di essere la
 
compagna del direttore di Iustitia.
Il dissenso, la disapprovazione, l’indignazione per uno scritto si possono esprimere in quattro modi: con una telefonata, con una mail o una lettera di rettifica, con una richiesta di risarcimento danni in sede civile, con una querela.
In base alla strada scelta dall’‘offeso’, l’autore dello scritto e il direttore del giornale possono replicare e difendersi.
Di fronte a iniziative ingiuste indirizzate contro la propria compagna si è invece inermi.
Nello Cozzolino