Rep Na, assunto
Antonio Ferrara

DAL PRIMO APRILE è stato assunto alla redazione di Repubblica Napoli Antonio Ferrara, natali stabiesi, cinquantaquattro anni, da diciassette professionista. Esordi a Metropolis, per molti anni addetto stampa dei sindaci di Castellammare Ersilia Salvato (2002-2004) e Salvatore Vozza (2005-2010), Ferrara radica il rapporto con Repubblica quando il capo è lo stabiese Luigi Vicinanza e lo rafforza con Ottavio Ragone, guarda caso anche lui stabiese, vicario dal maggio 2007 e, dal maggio 2015, responsabile delle pagine campane; il neo assunto è corrispondente da Castellammare e poi presenza assidua in redazione con contratto e senza, occupandosi soprattutto

degli speciali: fa alcune sostituzioni e nell’aprile del 2013 viene addirittura assunto a lavorare per un mese al desk come numero due della redazione.
Dopo il pensionamento a dicembre di Edoardo Scotti, con l’arrivo di Ferrara l’organico torna a quindici unità: con il capo Ragone e il vice Giovanni Marino lavorano al desk Francesco Rasulo, Giantomaso De Matteis, Ferrara e Antonio Triconi, ci sono poi gli inviati

Antonio Ferrara

Dario Del Porto e Conchita Sannino e, alla scrittura, Marco Azzi, Stella Cervasio, Irene De Arcangelis, Antonio Di Costanzo, Roberto Fuccillo, Ottavio Lucarelli, Cristina Zagaria.
Intanto Dario Del Porto a dicembre è stato promosso inviato e ha annunciato le dimissioni da fiduciario di redazione ma a tre mesi dalla nomina non ha ancora convocato un’assemblea per eleggere il nuovo fiduciario. Del resto che la credibilità del sindacato sia a livelli minimi viene confermato dal fatto che nessuno dei redattori ha sollevato il problema e chiesto le elezioni. Il torpore però non riguarda soltanto il versante sindacale, ma anche il fronte notizie come sa bene chi ogni giorno confronta Repubblica e Mattino.
La redazione napoletana va avanti per inerzia, né arrivano stimoli o richiami dall’esterno. Qualche mese fa il Fatto Quotidiano ha scritto che a Roma stavano esaminando la possibilità di tagliare alcune edizioni locali, tra cui Napoli, ma l’ipotesi sembra sia stata accantonata. In ogni caso alla sede centrale hanno altri problemi di cui occuparsi, soprattutto il direttore Mario Calabresi, che secondo il sito Lettera 43 potrebbe saltare in tempi brevi.