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Il 26 ottobre il magistrato
decide sugli uffici stampa
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IL 26 OTTOBRE si terrà l’udienza conclusiva del processo promosso dalla Federazione della stampa contro l’Aran, l’agenzia per la rappresentanza negoziale della pubblica amministrazione. Oggetto della vertenza la mancata applicazione della legge sugli uffici stampa (la 150 del giugno 2000, completata nei due anni successivi dal varo dei decreti attuativi), che comporta l’esclusione del sindacato dei giornalisti dal tavolo delle trattative per il contratto di lavoro di chi all’interno della pubblica amministrazione svolge
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attività di informazione e comunicazione.
Dopo avere tentato senza successo la strada del dialogo, nel luglio del 2004 la Fnsi, guidata dal presidente Franco Siddi e dal segretario generale Paolo Serventi Longhi, ha presentato un ricorso alla magistratura con
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Franco Carinci, Bruno Del Vecchio e Franco Frattini |
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l’assistenza del professore Franco Carinci, e degli avvocati Emanuele Menegatti di Bologna e Bruno Del Vecchio di Roma.
Una scelta inevitabile, secondo il sindacato dei giornalisti, perché nella pubblica amministrazione lavorano oltre seimila giornalisti senza adeguato riconoscimento professionale e perché, alla luce delle leggi in vigore, l’esclusione della Federazione della stampa dal tavolo delle trattative è da ritenersi “ingiusta e incostituzionale”.
Serventi Longhi con il ricorso ha chiesto al giudice di “accertare e dichiarare il diritto della Federazione nazionale della stampa italiana, ai sensi dell’articolo 9, comma 5, della legge 150 del 2000, a partecipare alle trattative relative all’individuazione e alla regolamentazione dei profili professionali negli uffici stampa presso le pubbliche amministrazionie per gli effetti disporre da parte dell’Aran la fissazione di un incontro, entro un termine perentorio che vorrà fissare l’eccellentissimo tribunale, per l’apertura delle suddette trattative”.
Nei quattordici mesi successivi all’avvio dell’azione giudiziaria non ci sono state novità di rilievo. Nello scorso giugno, dopo un incontro con i vertici del sindacato giornalisti, il ministro della Funzione pubblica Mario Baccini, ha rinnovato l’invito all’Aran a risolvere la questione, continuando sulla linea di disponibilità mostrata già da uno dei suoi predecessori, Franco Frattini. A fine luglio, dalle pagine del Sole 24Ore, Serventi Longhi ha indirizzato tre domande al presidente dell’Aran Guido Fantoni e ai dirigenti dei sindacati confederali che si oppongono strenuamente all’ammissione della Fnsi al tavolo
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Paolo Serventi Longhi e Franco Siddi
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delle trattative. A metà agosto ha risposto Fantoni, che ha ribadito la disponibilità al dialogo della sua organizzazione. “L'Aran – ha scritto Fantoni - ha già avanzato non da oggi, sia di fronte al giudice sia in sedi ufficiali e ufficiose, proposte di mediazione |
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che sono state accettate da nessuna delle parti in causa”. E ha ricordato che “l’Aran ha fatto presente, sia in sede giudiziale sia in altre sedi, non solo che si atterrà alle decisioni del giudice ma, che, anzi, auspica un suo intervento chiarificatore visto che nell'ordinamento italiano i contrasti interpretativi sono risolti dai giudici oppure da successive norme legislative di interpretazione autentica”.
Allora non resta che attendere la decisione, anzi “l’intervento chiarificatore”, del giudice Gualtiero Giorgio Michelini, che dovrebbe arrivare in tempi brevissimi. “Non credo – dichiara l’avvocato Del Vecchio - che avremo la sentenza il 26 ottobre, ma un paio di giorni dopo”.
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