Velardi in minoranza
'dimesso' da sindaco

IL 30 SETTEMBRE si è conclusa l’esperienza di Antonello Velardi come sindaco di Marcianise, comune del Casertano di quasi 40mila abitanti. Era stato eletto il 19 giugno 2016 e, dopo un anno di commissario prefettizio, rieletto il 5 ottobre 2020, conservando sempre l’incarico di redattore capo centrale al Mattino.
Questa volta si è arrivati allo scioglimento perché agli undici consiglieri

di opposizione si sono uniti tre della maggioranza (Francesco Lampitelli, Francesca Tortora e Giovan Battista Valentino) e insieme sono andati dal notaio per firmare le dimissioni.
A stretto giro, il 3 ottobre, il prefetto di Caserta Giuseppe Castaldo ha nominato il vice prefetto vicario Ciro Silvestro per la gestione ordinaria e la preparazione delle nuove elezioni.
Velardi stesso il 30 settembre ha

Antonello Velardi

comunicato la conclusione della sua esperienza di sindaco pubblicando una prima riflessione (“Vado via, ciao a tutti”) sulla sua pagina Facebook. E, come è naturale, è molto amareggiato nel salutare i suoi sostenitori e nell’annunciare che la sua battaglia politica si chiude in via definitiva: personalmente mi fermo qui, ho il diritto ora di badare a me stesso e ai miei cari: li ho trascurati. Ringrazio quelli che già ora mi dicono di riprovare, ma sono costretto a deluderli: ho pagato un prezzo troppo alto e la vita è una sola”.
È un Velardi amareggiato quando saluta i suoi supporter, era un Velardi ‘fuori equilibrio’ ventiquattro ore prima, quando gli viene comunicato la sfiducia di tre suoi consiglieri e usa parole violentissime per bollare il ‘tradimento’ di Giovan Battista Valentino che registra gli attacchi del sindaco e li pubblica sulla sua pagina Facebook. Provvederanno poi i

Giovan Battista Valentino

siti locali a moltiplicarne la diffusione.
Del resto Velardi, che nei prossimi giorni compie sessanta anni, sta vivendo mesi durissimi su più fronti. Federico Bile, giudice del lavoro del tribunale di Napoli, pur dichiarando che “la sanzione applicata è sproporzionata” rispetto alle violazioni commesse da Velardi conferma il suo licenziamento dal Mattino, gli riconosce 15 mensilità e condanna la società al pagamento delle

spese. C’è la vicenda degli abusi edilizi nella sua abitazione con ordine di demolizione che forse è stato già eseguito. Senza contare vari giudizi penali a cominciare dai permessi sindacali 'falsi' con l'ipotesi di un danno erariale di 200mila euro per il quale è stato anche chiesto l’intervento della Corte dei conti.