Care menti di Iustitia,
l'articolo Ansa da voi citato del 15 aprile scorso dal titolo ‘I menù delle stagioni nel ristorante di Napoli’ (Notiziario turismo Campania) non è attribuibile a Silvia Pepe la cui sigla, vi faccio notare, è YW5. Y5W, invece, corrisponde al volto e al nome di un'altra collaboratrice dell'Ansa Campania. Spero di avere sciolto la matassa. Grazie

Aggiungo brevi riflessioni sullo scambio epistolare tra Silvia Pepe e Fiore d’ortica. La lettera di Fiore d’ortica sollevava una questione seria sulla qualità di una parte non marginale delle notizie campane della prima agenzia italiana, partendo da un lancio di cinquanta righe dedicato all’apertura di un ristorante vegetariano. Innanzitutto, la lettera evidenziava un’anomalia: il take non aveva in calce la sigla del redattore che ha messo in rete la notizia. Perché? Silvia Pepe, una collaboratrice, quindi una precaria, non risponde, ma ci informa di una seconda anomalia rispetto alla tradizione delle firme Ansa: c’è una collaboratrice che ha una sigla quasi identica con la sola inversione delle due lettere conclusive. Perché questa scelta? Chi ha deciso l’attribuzione di una sigla del tutto inconsueta? Perché la Pepe non fa il nome dell’autrice del lancio? È una collaboratrice per il turismo del capo servizio aggiunto Mariano Del Preite? Perché questi misteri da Pentagono?
Veniamo ora al cuore della lettera di Fiore d’ortica che ricordava il lancio di Zaccaria sul concorso per la migliore gelateria partenopea e le decine e decine di notizie firmate da Angelo Cerulo sulla Camera di commercio di Napoli, della quale cura da anni l’ufficio stampa. Su questi nodi registriamo il silenzio. Non parla il responsabile della sede campana Zaccaria e con lui tacciono i tre capi servizio aggiunti e il fiduciario di redazione Alfonso Pirozzi.