Quattro vincitori, un solo confermato

Caro direttore,
la montagna partorì quattro topolini. E tre sono già morti.
Vi ricordate il concorso per quattro addetti stampa della giunta provinciale di cui tanto vi occupaste lo scorso anno? Quello con un bando scritto coi piedi, che pareva essere riservato ai soli pubblicisti, poi le proteste di Ordine e Sindacato, la lettera di precisazione, la decisione di andare avanti, etc. etc.
La commissione giudicante, guidata dal dirigente della Provincia Massimo Ragosta, era formata da Sergio Mensitieri, capo di gabinetto del presidente Di Palma, dal giornalista Francesco Marolda e dal segretario Giorgio Borrelli.
Dopo la presentazione dei curricula era nettamente in testa una collega cilentana (Elisabetta Manganiello, ndr) poi 'stroncata' agli orali: ricordate?
Di questo epocale concorso si scrisse e si disse, si polemizzò e si litigò. Ma si trattava di un contrattino da un migliaio di euro al mese. Certo, in tempi di magra, sempre meglio di niente.
Ora è tutto finito, non ci sono più soldi. O quasi. L'acqua a fine anno è sufficiente per far galleggiare una sola papera. Dei quattro giornalisti assunti con contratto annuale, solo uno è stato confermato. Quello di Gianni Russo, capo ufficio stampa della Margherita campana e primo classificato al concorso della Provincia, che fu indetto dall'assessore al Personale Giuseppe Capasso, della Margherita anche lui. Gli altri tre hanno appreso della loro sorte solo il 29 dicembre, tramite un breve colloquio col dirigente di settore. Un 'buon anno' davvero triste per Deborah Minghelli, Davide Cerbone, Alessandro Fava Del Piano. Forza ragazzi: diceva mia nonna che quando si chiude una porta, si spalanca un portone. In bocca al lupo a voi tre e buon
proseguimento di lavoro a Gianni Russo.

Felice Sciosciammocca

 
Francesco Marolda
Elisabetta Manganiello
Gianni Russo
Giuseppe Capasso