De Giovanni-Valente va al 10 dicembre

Doveva cominciare il 17 luglio la fase di merito del giudizio promosso da Pietro Valente, patron della casa editrice di Villaricca CentoAutori, nei confronti dello scrittore Maurizio De Giovanni e della Rizzoli Libri per violazione del copyright. Il giudice del tribunale delle imprese di Napoli Roberto Rustichelli ha fatto slittare la prima udienza al 10 dicembre a causa dell’eccessivo carico del suo ruolo.
Nello scorso dicembre gli avvocati di Valente, Guido Giardino e Ornella Tarantino, hanno presentato una denuncia contro lo scrittore e la Rizzoli Libri, nell’aprile del 2016 acquistata dalla Mondadori, perché De Giovanni avrebbe ceduto i diritti di quattro racconti comprati e pubblicati dalla CentoAutori alla casa editrice milanese. Il 25 gennaio è iniziato il giudizio cautelare davanti al magistrato Francesco Abete che ha inizialmente cercato una mediazione. Dopo una proposta ‘indecente’ avanzata dallo scrittore, assistito dall’avvocato Roberto Esposito mentre la Rizzoli è difesa dal legale milanese Ruggero Russo dello studio dell’avvocato Giovanni Polvani, che consisteva nel cedere a Valente quattro lavori teatrali, un settore del tutto estraneo all’attività della CentoAutori, il 15 marzo Abete ha firmato il provvedimento che assegna a De Giovanni e alla Rizzoli il primo round e condanna Valente alle spese.
Alla base delle tredici pagine dell’ordinanza di Abete il fatto che Valente non avrebbe dimostrato di avere pagato i racconti, anche se desta qualche perplessità la circostanza che De Giovanni si sarebbe ricordato con sette anni di ritardo di non essere stato pagato.
Sul giudizio di merito l’avvocato Esposito si mostra tranquillo. “Nella citazione della CentoAutori – dice – non c’è più la richiesta di mezzo milione di risarcimento ma la quantificazione viene affidata al giudice. E noi presenteremo certamente la riconvenzionale per avere i danni”.

Martin Beck   

 
Guido Giardino
Ornella Tarantino
Roberto Esposito
Ruggero Russo