L’8 settembre dell’anno scorso Diana Miraglia, allora presidente del consiglio di disciplina dell’Ordine dei giornalisti della Campania, con una lettera inviata alla presidente del tribunale di Napoli Elisabetta Garzo, che nomina i componenti del Disciplina, e a Ottavio Lucarelli, dal 2007 presidente dell’Ordine campano, presentò all’improvviso “dimissioni con effetto immediato”. Quattro mesi dopo ...

Si è definitivamente chiusa la vicenda grave della diffamazione del Corriere della Sera nei confronti di Shawan Jabarin, attivista palestinese, impegnato nella difesa dei diritti umani e direttore della ong Al-Haq, una organizzazione che da quarant’anni documenta le violazioni dei diritti commesse dalle forze israeliane e da ...

negozio di barbiere e con dodici colpi tutti a segno uccide Camillo Esposito, con “precedenti per rapina e porto d’armi abusivo, scrive Giuseppe Crimadi sul Mattino, ma nessun legame accertato con la criminalità organizzata”.
Le indagini condotte dalla Direzione distrettuale antimafia si muovono nell’ambito della criminalità organizzata. Due le ipotesi: “una vendetta - sempre

secondo il quotidiano diretto da Roberto Napoletano - maturata negli ambienti dei rapinatori dell’area nord; le piazze di spaccio della zona o in ogni caso uno ‘sgarro’ riconducibile a una partita di droga magari non pagata”.
Gli investigatori non tengono però conto della soluzione indicata con certezza dai deskisti del Mattino sin dal titolo della copertina della cronaca: “Ucciso dal barbiere davanti ai clienti”.

Il 25 ottobre 1957 i boss della mafia newyorkese Vito Genovese e Carlo Gambino spedirono i loro killer al salone del barbiere del Park Sheraton Hotel che massacrarono il boss Albert Anastasia, calabrese di Parghelia, e presero il controllo del suo clan.
La sera del 7 settembre a via Ghisleri a Scampia un uomo con il volto nascosto da un passamontagna entra in un