Il 12 maggio il direttore di Repubblica Ezio Mauro è andato alla sede napoletana alla Riviera di Chiaia per ufficializzare il cambio al vertice della redazione: Giustino Fabrizio, nato a Napoli nel 1953, va in pensione e lascia la sua scrivania e la sua stanza, con camino, a Ottavio Ragone, dal 2005 vicario, incarico ora assegnato a Giovanni Marino. natali a Castellammare di Stabia,  cinquantadue anni da ...

Una buona notizia per i praticanti ‘incapaci’ o vittime di contingenze sfavorevoli bocciati agli esami per diventare giornalista professionista: il limite dei tre anni, a decorrere dall’inizio del praticantato, entro i quali si devono superare le ...

gotha regionale di Forza Italia, il direttore del Cormezz Antonio Polito ha spedito l’inviato Angelo Agrippa. Il 9 maggio il suo servizio occupa metà della seconda pagina e viene titolato: I Cesaro’s al passaggio di testimone / Festa azzurra a Melito e c’è pure Noemi. Non si capisce però, se la discoteca è a Sant’Antimo, perché nel titolo venga citata Melito.
Nell’attacco del servizio di Agrippa si sente il rullare dei tamburi: “il golden boy di Forza Italia, Armando Cesaro, sfodera tutta la potenza di fuoco del suo arsenale elettorale”. E ancora: “Armando arriva in auto, fendendo due ali di folla e dribblando abbracci e baci”. Scene che lasciano il segno;

non a caso c’è un “Cesaro senior commosso”. E poi via con il lungo elenco dei presenti, professionisti  senza nome (“ci sono medici, avvocati, ingegneri della zona”) politici locali  e piccoli vip con un nome per tutti: “Noemi Letizia in camicia rossa e pantaloni avorio e il marito, Vittorio Romano”.  
Si chiude con i calici e “il via al brindisi sotto una pioggia esplosiva di coriandoli, è il segnale dello start che in tanti aspettavano: quello che dà l’assalto al sontuoso buffet, le cui accurate decorazioni soccombono sotto il peso delle gomitate e degli spintoni dei convenuti”.
In questo inferno, sotto il bombardamento di coriandoli e mozzarelle, impavido Agrippa c’è. 

È tornata l’allegria al settore politico del Corriere del Mezzogiorno dopo il lungo buio delle manette a Nicola Cosentino e i problemi giudiziari di Luigi Cesaro. Per le elezioni regionali scende in campo il figlio di ‘Giggino’, Armando Cesaro, ed è festa grande, alla quale partecipano anche i deskisti di prima e seconda pagina,
Al centro della prima campeggia una foto 16 centimetri per 10 con il titolo: Elezioni, parte in discoteca la carica dei ‘figli di’. Leggendo l’articolo si scopre che l’unico figlio di cui si parla è Armando, ma fa niente.
Alla Joia, la discoteca di Sant’Antimo dove si riunisce il