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Barbato e Pardi (Idv):
la Rai rimuova Milone
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LA NOMINA, a maggioranza, è arrivata il 31 gennaio, l’insediamento c’è stato il 13 febbraio e subito Alessandro Casarin, direttore della Tgr, la Testata giornalistica regionale della Rai, si è trovato sulla scrivania una rogna non da poco: un’interrogazione parlamentare firmata dal deputato Francesco Barbato e dal senatore Francesco Pardi dell’Italia dei valori che chiedono |
di “sostituire Massimo Milone”, dal 2003 responsabile dei servizi giornalisti della sede di Napoli. L’interrogazione, presentata il 3 febbraio e indirizzata al presidente della commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai Sergio Zavoli, elenca una serie di scelte |

Carmine Gambardella e Sergio Zavoli |
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del redattore capo di Napoli che, per i firmatari dell’interrogazione, certificano “una gestione politicamente ed editorialmente sbilanciata in favore di politici e amici cui lo stesso Milone risulta essere legato”.
Il cahier viene aperto dalla straordinaria presenza al tg della Campania di Crescenzio Sepe e dell’attuale rettore del Suor Orsola Benincasa Lucio D’Alessandro: “1332 servizi sul cardinale di Napoli in 1820 giorni di arcivescovato, 527 servizi sull’università privata Suor Orsola Benincasa, ateneo in cui Milone risulta incaricato di una docenza”.
Gli interroganti mettono in evidenza che la Scuola di giornalismo del Suor Orsola è diventata negli ultimi anni la principale via d’accesso per l’assunzione alla sede Rai di via Marconi, “nonostante i percorsi formativi per giornalisti siano ben più differenziati sia in Campania (il riferimento è alla Scuola di giornalismo dell’università di Salerno, ndr) sia in Italia”.
Vengono anche ricordate altre due vicende: nel maggio scorso lo “spot elettorale dell’allora premier Silvio Berlusconi, con logo del Pdl in bella vista, senza che vi fosse, in regime di par condicio, alcuna mediazione giornalistica che potesse giustificarne la diffusione da parte di un testata Rai”; la denuncia del sindaco Luigi De Magistris, ripresa dai principali quotidiani,
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Mauro Masi e Silvio Berlusconi
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della “mancanza di obiettività della testata Rai regionale”.
Una denuncia arrivata dopo la pubblicazione delle intercettazioni delle telefonate tra l’ex editore e direttore dell’Avanti! Valter |
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Lavitola e l’allora direttore generale della Rai Mauro Masi.
Del resto Barbato e Pardi sottolineano che la nomina di Milone nell’estate del 2003 era nata da un’intesa mai smentita tra Forza Italia e Alleanza nazionale; scrivono infatti che “il Corriere del Mezzogiorno spiegava che detta nomina poteva ritenersi frutto di un accordo politico tra Antonio Martusciello (Forza Italia) e Maurizio Gasparri (An)”.
I due interroganti danno quindi spazio alle iniziative di un folto gruppo di redattori che nell’assemblea di redazione del 7 luglio citano una serie di episodi gravi avvenuti nella gestione del Tgr campano poi elencati nel verbale approvato dall’assemblea e ripreso dagli organi d’informazione on line e cartacei.
A chiudere il cahier un’ultima denuncia: “il dottorato di ricerca di cui è risultato vincitore il figlio del capo redattore, presso la Facoltà di Architettura della “Seconda università di Napoli”, guidata dal preside, professore Carmine Gambardella; in concomitanza degli otto mesi a ridosso dello svolgimento delle prove del concorso sostenuto dal figlio del caporedattore, il preside viene intervistato undici volte dalla testata Tgr Campania, mentre in passato
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il docente e presidente della commissione del concorso non aveva ricevuto la stessa visibilità”.
Quindi l’inevitabile conclusione: “la Rai quali iniziative o provvedimenti intende assumere se non sostituire il caporedattore Massimo Milone dal ruolo |

Maurizio Gasparri e Antonio Martusciello |
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ricoperto attualmente di responsabile della testata Tgr Rai Campania per ripristinare in seno alla testata i principi di pluralità d’informazione, obiettività, par condicio e i criteri di reclutamento/promozione/accesso professionale di democratica espressione quale si addice ad un organo di servizio pubblico”.
Sulla vicenda Milone Iustitia ha interpellato il neo direttore della Testata giornalistica regionale; telegrafica la replica di Casarin, attraverso la segretaria Stefania Mazzacurati: "ho letto l’interrogazione di Barbato e Pardi, ma non intendo rilasciare dichiarazioni".
Intanto i due parlamentari dell’Idv sono decisi ad andare avanti sul nodo del Tgr campano. “Tutte le iniziative che prendo – assicura Barbato – hanno un inizio e una fine e qui la fine ci sarà quando otterremo per via Marconi una svolta radicale. Il primo passaggio sarà
ottenere una risposta chiara dalla commissione di Vigilanza, che opera come se fosse “la loggia” di San Macuto.
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Gianfranco Fini e Renato Schifani
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Ho scoperto infatti che le interrogazioni presentate alla Vigilanza, a differenza di tutte le altre e degli atti parlamentari in genere che vanno sul resoconto cartaceo e sui siti on line delle Camere, sono secretate ed è inaudito che non ci siano il resoconto e la pubblicità degli atti |
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depositati. Su questo punto chiederò ai presidenti di Senato e Camera, Schifani e Fini, di squarciare il buio. Per quel che riguarda il Tgr campano, se dalla Vigilanza non arriverà una risposta o se sarà insoddisfacente, andremo avanti con iniziative incisive da intraprendere in altre sedi”.
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