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Voto Ordine, eletti
Lucarelli e Improta
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ALLE 18 DI domenica 18 giugno si è chiuso il primo turno delle elezioni per il consiglio dell’Ordine dei giornalisti della Campania e per il collegio dei revisori dei conti. Non è inutile ricordare che al voto si è arrivati per una ordinanza della magistratura che ha giudicato illegittima la scelta dei consiglieri dell’Ordine in carica nell’ottobre del 2021 i quali non fecero votare oltre seicento giornalisti che pure erano dotati di pec, la posta elettronica certificata.
Torniamo ai risultati. Sommati i voti in presenza ai voti on line hanno superato il quorum e sono stati eletti Ottavio Lucarelli, presidente in |
carica dal 2007, e Titti Improta. Si è fermato invece a un voto dal traguardo Alfonso Pirozzi che andrà al ballottaggio per l’assegnazione dei quattro posti ancora liberi per i professionisti insieme a Marisa La Penna, Enzo Colimoro, |
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Fabrizio Cappella e Dario Sarnataro |
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Gerardo Ausiello, Alessandra Malanga, Fabrizio Cappella, Dario Sarnataro e Antonella Monaco. Sono fuori dal ballottaggio Pietro Treccagnoli e Luigi Casciello.
Per il secondo turno si vota on line il 21 e 22 giugno dalle 10 alle 20 e in presenza alla Mostra d’Oltremare il 25 giugno dalle 10 alle 18.
I due candidati professionisti uscenti per il collegio dei revisori Francesco Marolda e Concita De Luca hanno superato il quorum e sono stati eletti, mentre si sono piazzate terza e quarta Nunzia Marciano e Sonia Acerra.
Voto scontato per i pubblicisti, una sorta di riserva indiana che conta molte migliaia di iscritti in una regione con una rete editoriale rada e precaria. Confermati al primo turno in consiglio Domenico Falco, Salvatore Campitiello, Massimiliano Musto, e al collegio dei revisori Francesco Ferraro.
Come leggere il voto? Per una analisi corretta e completa sarà necessario aspettare i dati finali, anche se già da ora si può osservare l’anomalia del voto on line con un blocco di cento voti di differenza tra le due squadre, con l’eccezione parziale di Ausiello, e con l’abisso di 350 voti di scarto tra il primo, Lucarelli, e l’ultimo, Casciello.
In ogni caso un osservatore distaccato e ‘illuminato’ giudicherebbe certo sorprendenti i risultati del primo turno ricordando alcuni punti fondamentali che dovrebbero rendere chiaro lo scenario del voto. E potrebbe limitarsi a elencarne tre. Il primo. La squadra per ora largamente in testa è nella sostanza la stessa che ha portato l’Ordine campano al disastro di una votazione illegittima e alla
ripetizione delle |
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Sonia Acerra e Nunzia Marciano |
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elezioni, con un danno grave di immagine a livello nazionale e un pesante costo economico.
Il secondo. L’Ordine nazionale aveva fissato le elezioni in Campania per fine marzo. A quel punto il commissario Gerardo Bombonato, |
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in carica dal 17 gennaio, ha dovuto piantare i piedi e scrivere al ministro della Giustizia Carlo Nordio, che l’ha nominato, e al presidente dell’Ordine nazionale Carlo Bartoli per dire che negli uffici dell’Ordine regionale, dal 2007 guidati da Lucarelli, c’era una disorganizzazione totale a cominciare dalla mancanza di una corretta anagrafe degli iscritti. Per provare a ridurre il caos e andare al voto era necessario avere più tempo, come poi è accaduto.
Terzo punto. Nel luglio 2022 un gruppo di giornalisti ha dato vita alla Figec, Federazione italiana giornalismo, editoria e comunicazione, affiliata alla Cisal, la sigla più a destra tra i sindacati italiani, con l'obiettivo di intaccare il ruolo della Federazione nazionale della stampa che dal 1908 rappresenta i giornalisti italiani. Nella squadra dei fondatori della Figec ci sono anche due punti fermi della squadra di Lucarelli: il professionista Enzo Colimoro e il pubblicista Domenico Falco. |
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