Il 14 febbraio, al congresso della Federazione della stampa a Levico Terme, la ‘provocazione’ scatta al momento del voto sulle mozioni. “Quando arriva il turno della Napoletana – racconta Gianni Rinaldi, tesoriere del sindacato campano – un gruppo di delegati lombardi chiede che per votare vengano mostrati i cartellini. Al ...

Chiusura del giornale e cassa integrazione straordinaria a zero ore della durata di due anni con decorrenza dal 20 febbraio per i venti dipendenti della Città, il primo quotidiano di Salerno e provincia e il secondo della Campania. E l'interruzione delle pubblicazioni chiude l’offensiva scatenata contro i giornalisti dagli editori Vito Di Canto e Giovanni Lombardi con la motivazione di una “sopraggiunta crisi economica e ...

È ora in via di sperimentazione il servizio ‘ senza giornalista’, un po’ come l’auto senza guidatore.
Il funzionamento è semplice: si prende una troupe, non importa se interna o esterna, si spedisce l’operatore sul luogo dove si svolge l’avvenimento e gli si dice di ritirare il comunicato stampa e raccogliere due dichiarazioni a piacere da un paio dei presenti.
Al ritorno in redazione il conduttore del telegiornale abbozza due righe di presentazione e lancia le dichiarazioni senza neanche la

finta di fare una domanda.
Un esempio? Nel tg delle 19,35 del 30 gennaio va in onda la presentazione di un libro avvenuta sette giorni prima, e il telespettatore non protesti perché non si può chiedere ai poveri giornalisti anche la tempestività della notizia.
Il conduttore Fabrizio Cappella annuncia un volume sul terrorismo e parte il servizio con le due interviste scollegate, una all’autore del libro Giuseppe Spadafora e l'altra al prefetto in pensione Raffaele Lauro.

Nel centro di ricerca avanzata Rai di via Marconi da anni si stanno studiando soluzioni per ridurre l’orario di lavoro. Alcune sono già sperimentate come ad esempio la ripetizione di un servizio due, tre e anche quattro volte. Una tecnica che consente ai redattori e ai responsabili di line di tagliare, a stipendio inalterato, da un quarto a un terzo dell’orario di lavoro, con l’accordo tacito del direttore della Tgr Alessandro Casarin e del responsabile delle Risorse umane Luciano Flussi.