Un redattore capo, anzi l’unico redattore capo in organico, Maurizio D’Elia; un capo servizio, e qui la scelta è tra Vito Bentivenga, Carlo Meoli, Piero Delle Cave e Tommaso Siani; due redattori con sette nomi a disposizione: sono questi i quattro profili dei licenziandi indicati dagli editori del quotidiano la Città di Salerno. Ma vediamo la veloce successione delle tappe della nuova crisi. La sera del primo febbraio c'è l’annuncio orale del direttore ...

Non ha fatto molta strada la querela presentata nel novembre del 2017 dal giornalista della sede Rai di Napoli Gianni Occhiello contro il cronista del Fatto Quotidiano Vincenzo Iurillo, difeso dall'avvocato Massimo Sartore: il pm Antonella Lauri ha chiesto l’archiviazione per “infondatezza della notizia ...

La prima persona che compare nelle immagini non è l’attore Gaetano Amato come indicato nel sottopancia ma un tifoso della Juve Stabia; la seconda annunciata dal giornalista Luigi Carbone come Felice Ciccone, presidente della Juve Stabia, in realtà è il direttore generale della società Clemente Filippi; la terza è finalmente Gaetano Amato.
Può bastare? No, perché l'errore di Ciccone viene ripetuto anche in Buongiorno Regione di lunedì 28. C'è un nuovo servizio sulla

Juve Stabia e Carbone annuncia ancora Ciccone, ma intervista Filippi, almeno questa volta però il sottopancia è corretto.
Domanda: in quale azienda, pubblica o privata, verrebbe tollerato tanto menefreghismo e approssimazione? Risposta: in nessuna. Ma alla Rai, e in particolare alla sede di Napoli, si può fare qualsiasi cosa e nessuno, né a Roma né a via Marconi, dice niente. Tutti, o quasi, coltivano il loro orto e vivono sereni e satolli.

È ammirevole l’impegno degli operatori dell’ufficio di produzione della sede Rai di Napoli, coordinati da Maria Teresa Buccico, con il contributo decisivo dei giornalisti guidati da Antonello Perillo, a stimolare, attraverso la trasmissione di una serie di informazioni errate, una visione non passiva del tg.
È il 27 gennaio e nel tg delle 19,35 mettono in onda il nome giusto della persona intervistata soltanto al terzo ‘sottopancia’ ma subito dopo gli errori continuano.