Consiglio di disciplina,
riunione il 6 novembre

IL 6 NOVEMBRE si riunisce a Napoli, a via Cappella Vecchia, il consiglio di disciplina regionale, l’organismo, nato nell’aprile del 2013, che dovrebbe occuparsi delle questioni deontologiche degli undicimila giornalisti, pubblicisti e professionisti, iscritti all’Ordine della Campania . Il consiglio, almeno per ora, rientra a pieno titolo tra i record negativi della regione, insieme all’Assostampa sciolta per debiti e al primato di giornalisti arrestati o sotto processo: in

diciotto mesi di attività al rallentatore sin dall'avvio non ha ancora portato a compimento neanche una pratica con il suggello di una sanzione.
È anche vero che è stato flagellato dalle dimissioni. Se ne sono andati con motivazioni diverse sei professionisti: Romolo

Ernesto Mazzetti e Marco Pellegrini

Acampora, Claudio Azzolini, Titti Marrone, Domenico Carratelli, Domenico Ferrara e Federico Ricciuti; mentre resistono impavidi i tre pubblicisti nominati nell’aprile del 2013 dall’allora presidente del tribunale di Napoli Carlo Alemi: Barbara Ruggiero che, in quanto componente più giovane del consiglio, ricopre l’incarico di segretaria, Carlo Alvano e Armando De Rosa.
Per sostituire l’ultimo dimissionario, Ricciuti, sono passati alcuni mesi, ma con il decreto di nomina firmato il 7 ottobre dal presidente facente funzione del tribunale Umbero Di Mauro il consiglio è di nuovo al completo. La scelta era tra i pensionati Mattino Marco Pellegrini, sessantanove anni, professionista da quarantacinque, e Ernesto Tempesta, settantasette anni, da quaratanove professionista, ed ha prevalso quest’ultimo.
Toccherà ora a Ernesto Mazzetti, presidente per la maggiore anzianità ordinistica (è iscritto dal luglio 1959 quando non aveva ancora ventuno anni), organizzare il lavoro per smaltire casi che attendono da tempo una decisione fino all’ultimo esposto presentato dal presidente dell’Ordine nazionale Enzo Iacopino per le foto raccapriccianti pubblicate da Bruno De Stefano nel libro Giancarlo Siani. Passione e morte di un giornalista scomodo.