Il sindacato giornalisti
riparte da 224 votanti

IL 20 e il 21 settembre 224 iscritti al Sugc, il sindacato unitario giornalisti della Campania, sono andati alle urne per eleggere i propri vertici: consiglio direttivo e i collegi dei sindaci e dei probiviri. Un test significativo perché è stato l’esordio elettorale della nuova associazione regionale e perché permette di voltare pagina dopo il disastro sindacale degli ultimi anni, segnato da tappe imbarazzanti: nel giugno 2013 la Corte di cassazione conferma la condanna dell’Associazione napoletana della stampa a pagare oltre tre milioni di euro al Comune di Napoli; nel gennaio 2014 il professore Stefano Cianci, il legale che assiste il sindaco Luigi De Magistris, avvia i pignoramenti nei confronti

di Inpgi e Casagit, gli istituti di previdenza e assistenza dei giornalisti italiani; nel marzo la Fnsi decide la radiazione dell’Assostampa per evitare di essere coinvolta nel contenzioso con il Comune; nell’aprile scorso il consiglio nazionale della Federazione della stampa vota all’unanimità la riaffiliazione della Campania.
Va notato che nessuno ha finora

P. Animato, A. Borriello, A. Calabrese e F. Cappella

R. De Maddi, A. Monaco, A. Prigiobbo e G. Rinaldi
F. Scarlata, E. Scotti, C. Silvestri e L. Viggiano

risposto di trent’anni di gestione del sindacato giornalisti durante i quali sono spariti, tra moneta vecchia e nuova, centinaia di migliaia di euro, ma, e questo è il dato più grave, nessuno né a Roma né a Napoli ha chiesto di individuare i responsabili.
Torniamo alle elezioni. Hanno votato 181 professionisti e 43 pubblicisti, con sei schede nulle; quattro i seggi allestiti a Napoli, Salerno, Caserta e Avellino, sede utilizzata anche dagli iscritti beneventani.
Come giudicare il dato dell’affluenza? Dipende dall’angolo di lettura. È un risultato molto modesto se si pensa agli oltre undicimila giornalisti iscritti all’Ordine regionale, ma va anche detto che il calo continuo degli iscritti non risparmia ormai nessuna regione. È un dato accettabile se si considera che il Sugc è un neonato che prova a camminare sotto l’occhio diffidente se non ostile di chi in questi anni ha guidato i giornalisti della Campania.
Poco da dire sugli eletti perché c’era una sola lista in campo ed è stata confermata per intero la squadra scelta a dicembre 2014 dall’assemblea dei fondatori; fanno parte del consiglio direttivo i professionisti Paolo Animato, Armando Borriello, Fabrizio Cappella, Antonella Monaco, Giovanni Rinaldi, Fulvio Scarlata, Edoardo Scotti, Claudio Silvestri, Laura

Carmine Alboretti e Antonella Scutiero

Viggiano e i pubblicisti Angela Calabrese, Roberta De Maddi, Antonio Prigiobbo; i probiviri sono i professionisti Carmine Alboretti, Domenico Pelagalli, Giuseppe Picciano e i pubblicisti Clarissa Campodonico e Domenico Sica; compongono il collegio dei sindaci i professionisti Davide Savino e Antonella Scutiero e Angela Saracino, pubblicista. Hanno raggiunto le cento preferenze i componenti del direttivo

Claudio Silvestri (134), il più votato, Armando Borriello (112), la cronista del Roma Antonella Monaco e il ‘proboviro’ Carmine Alboretti, mentre con 94 preferenze Antonella Scutiero è stata la prima eletta tra i sindaci.
Intanto il Sugc si è dotato di una sede provvisoria a via Chiatamone 6, in attesa di trasferirsi in un appartamento nel palazzo di via Cappella Vecchia che ospita l’Ordine appena l’Inpgi avrà completato i lavori di ristrutturazione.