C’È UNA FOLTA pattuglia di giornalisti in lizza per le elezioni regionali del 31 maggio, schierati nelle liste di destra e di sinistra. Iniziamo dal giornalista del Mattino Marco Esposito: è promotore e candidato governatore per ‘Mo!’, una formazione civica regionale, ma non è presente nella lista. Quindi se, come è certo, il suo movimento non si piazzerà tra i due partiti che raccoglieranno più voti il primo giugno tornerà al lavoro a via Chiatamone.
Numerosi i giornalisti che appoggiano il presidente uscente Stefano

rstampa del consiglio egionale; Veronica Riefolo, napoletana, ventotto anni, pubblicista dal 2011, redattrice di Julie Italia, il gruppo multimediale che ha come direttore editoriale il marito Livio Varriale e come patron il suocero Lucio Varriale; l’ex sindaco di San Giuseppe Vesuviano Antonio Agostino Ambrosio, nato a Striano nel 1951, da ventisei anni pubblicista. Sempre con Forza Italia, ma a Salerno, aspira a un posto in consiglio regionale Gigi Casciello, nato a Benevento nel 1963, da ventiquattro anni professionista, direttore di vari quotidiani, tra cui il Roma, fino all'esperienza de Il Salernitano fondato nel 2002 e chiuso nel dicembre 2010. Ha alle spalle due esperienze elettorali senza successo nelle liste di Forza Italia: nel ’97 è candidato sindaco di Salerno contro Vincenzo De Luca; nel 2005 è in lizza per le regionali.
Altri due giornalisti sono schierati con la lista ‘Caldoro Presidente’. La prima è Antonia Ruggiero, irpina di Atripalda, trentotto anni, professionista dal 2005, consigliere regionale uscente, protagonista due anni fa di una serie di articoli per la sua amicizia con Berlusconi, candidata ad Avellino. È invece in campo a Benevento Luca Colasanto, sannita di Baselice, settantanove anni, pubblicista dal 1982, stampatore, editore e dal 2005 consigliere regionale Pdl. Meno numerosi i sostenitori

ultimodei quaranta candidati della lista dei ‘Verdi’, Francesco Borrelli, napoletano, quarantadue anni ad agosto, professionista dal gennaio 2006, dopo un mirabolante praticantato che ogni giorno l’ha visto contemporaneamente impegnato come assessore all’Agricoltura della Provincia di Napoli e come praticante di Teleregione alla sede di Lamezia Terme, che dista quattrocento chilometri dagli uffici di piazza Matteotti.