Le croniste
del cardinale

PERCHÈ IL DIRETTORE del Mattino non affida le cronache delle partite del Napoli a Nicola Lombardo e a Guido Baldari? Perché l’appassionato di calcio e il tifoso del Ciuccio sono esigenti, pretendono cronache competenti e obiettive e cambierebbero subito giornale se si accorgessero che i resoconti sul Napoli sono scritti dal responsabile della comunicazione (Lombardo) e dal capo ufficio stampa (Baldari) della squadra di Aurelio De Laurentiis.
I lettori di calcio sono esigenti e vanno rispettati, ma i lettori delle altre pagine

del giornale hanno meno diritti? Secondo i vertici del Mattino la risposta è sì perché in cronaca i servizi su Crescenzio Sepe vengono affidati a una collaboratrice fidata (del cardinale), Rosanna Borzillo, firma di punta di Nuova Stagione, il settimanale della Curia


Guido Baldari e Nicola Lombardo

napoletana. È una grave violazione dei diritti dei lettori, che abbiamo segnalato molte volte; ne ricordiamo alcune: nel febbraio del 2010,  nell’aprile del 2011,  nell’aprile del 2012, fino al numero della scorsa settimana. Ma le segnalazioni non hanno prodotto alcun effetto. È necessario perciò fare un passo in avanti.
Cominciamo con l’individuare i primi destinatari della nostra segnalazione; sul versante curia ci sono il cardinale Crescenzio Sepe, il responsabile della comunicazione Gennaro Matino e la giornalista Rosanna Borzillo; dal lato Mattino il direttore Alessandro Barbano, il vice Federico Monga, il redattore capo centrale Antonello Velardi e in cronaca il numero uno Paolo Russo e la vice Antonella Laudisi. Indirizzata soprattutto a loro, parte da questa settimana una nuova rubrica che segnalerà tempestivamente tutti i pezzi sulla chiesa partenopea pubblicati dal Mattino e firmati da Rosanna Borzillo.
La rubrica si occuperà anche delle cronache sulla curia pubblicate dal Corriere del Mezzogiorno e firmate da una giornalista di Nuova Stagione, Elena Scarici. In questo caso le possibilità di segnali di resipiscenza da parte


Gennaro Matino e Monica Scozzafava (*)

del direttore sono ancora più modeste. Marco Demarco non soltanto ha appaltato il fronte curia alla giornalista della curia, ma poco è mancato che lo facesse anche con il Napoli. Indisponibili Lombardo e Baldari, si è dovuto accontentare di affidare il delicatissimo

settore del calcio a Monica Scozzafava, che per una anno, dal giugno 2011 al giugno 2012, ha lavorato come addetta stampa del Napoli retribuita da Aurelio De Laurentiis. Questioni deontologiche e confusione di ruoli non agitano Monica Scozzafava, non agitano il comitato di redazione (Paolo Cuozzo, Natascia Festa, Vanni Fondi) e non agitano Marco Demarco, che in primo momento si era detto perplesso sul ritorno della Scozzafava al calcio, ma poi non ha avuto il polso per tenere ferme le sue perplessità.

(*) Da www.napolimagazine.it