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Con la pensione anticipata di Enzo La Penna e la collocazione in cassa integrazione di Maurizio Dente la sede napoletana dell’Ansa perde i due redattori di maggiore qualità, il primo attento cronista di ...

convinti che tutto ruotasse intorno al faccendiere, epigono dell 'A Fra, che te serve che rese famoso Franco Evangelisti, fedelissimo di Giulio Andreotti.
Il 15 giugno Repubblica titola in prima a tutta pagina 'Governo, le trame di Lanzalone / Di Maio sotto accusa nell'M5S'.
C'è una doppia cacofonica 'elle' nel titolo, ma anche a Repubblica pare che ormai viga il principio del parla come magni.
Qualche giorno più tardi però gli

uomini di Mario Calabresi ritornano sui propri passi e a pagina 3 il titolo principale recita 'L'ira del M5S sorpassato nei sondaggi'. Non si parla più come si magna, ma si torna ad usare coltello e forchetta come si usava fare una volta.
E pare che Gigino Di Maio voglia cambiare il nome al suo movimento politico. Si chiamerà soltanto 5, perchè in quell'acronimo M5S vede allungarsi l'ombra fagocitante del socio di governo.

Dunque, per costruire un nuovo stadio a Roma servono licenze, architetti, muratori, cemento armato, acciaio. E soprattutto agganci nei posti giusti.
Luca Lanzalone, spregiudicato affarista ben ammanigliato nel sottobosco politico capitolino, pare non si occupasse di procurare cemento ma gli agganci giusti. Prima del mattone le bustarelle: è questa l'accusa che gli muove la Procura di Roma. A piazzale Clodio sono