S. Caiazza, M. Di Mezza,M. Mogavero e R. Paolo  
  Per Roma e Sannio
un anno di solidarietà
 
 
 

In Campania sono cinque le cooperative di giornalisti che confezionano quotidiani (Cronache di Napoli e di Caserta, Metropolis, il Quotidiano del Sud di Avellino, il Roma e il Sannio di Benevento) ferme sull’orlo del precipizio in attesa di sapere se l’erogazione dei contributi pubblici continuerà ad assottigliarsi fino ad azzerarsi del tutto nel 2021 Intanto ...

 
 
  [All'interno]
 
  Il ciclismo
bistrattato
 
 
 
 

Il 25 maggio 2019 una tappa del Giro d’Italia viene confinata dal Mattino in una notizia di undici righe a piede di pagina dove sono invece dedicate 19 righe a una insignificante ...

 
 
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Carlo Verna  
 

La 'mediazione'
dei giornalisti

 
 
 
 

“Noi giornalisti siamo i mediatori tra la fonte e il pubblico”: l'affermazione è del presidente dell’Ordine nazionale Carlo Verna intervenuto il 21 maggio a Cosenza a un convegno su ‘L’era digitale e la deontologia dei giornalisti’. Allora vorrei girare una ...

 
 
  [All'interno]
 
  Maledetta
matematica
 
 
 
 

“Sta cazz e matematica!” commentano i Ditelo Voi con il loro famoso tormentone se avessero la possibilità di leggere sul Mattino del 28 maggio il pezzo di Anna Maria Boniello, storica ...

 
 
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Visitatori 2019
   
  Giuseppe Napoletano e Antonio Manzo  
 

titola: “Falso San Marzano: le condanne / due anni e due mesi a Eugenio e Giuseppe Napoletano”. Sulla stessa lunghezza d’onda il ‘Mattino’ di Salerno, guidato da Marco Toriello: “Pomodoro San Marzano ‘taroccato’ / condannati due imprenditori”.
Di segno opposto la notizia che fornisce la ‘Città’, quotidiano da quattro mesi trasferito a Eboli e diretto da Antonio Manzo. Alla sentenza viene dedicata una pagina: il titolo è “Processo falso Dop, assolti i Napoletano”, e il sommario “È scattata la prescrizione per tre dei reati
contestati agli imprenditori dalla Procura: pena sospesa per l’accusa di falso”.
Alla Città sono in piena confusione

 

perché i Napoletano, “assolti” nel titolo e “prescritti” nel sommario, vengono “condannati” nell’incipit del servizio: “Non luogo a procedere per gran parte delle accuse e condanna residuale per la sola accusa di falso, a due anni e due mesi di reclusione (pena sospesa) per i Napoletano”.
Chi legge i diversi giornali rimane frastornato e dubbioso: quel pomodoro è proprio dop San Marzano o è un prodotto taroccato e di provenienza asiatica?
I cinesi sapete come sono, gli date un pezzo di plastica o di carton gesso e loro vi fanno una chianina strepitosa al sangue.
Nel dubbio, se andate a farvi una pizziata dalle parti di Sarno chiedete un ripieno. Fritto.

 
 
  Ripieno fritto
 

L’oro rosso di Sarno, il pomodoro San Marzano, orgoglio dell'Agro nocerino sarnese. Ma è davvero un prodotto dop, oppure ci danno il pomodoro pezzottato?
A Salerno finiscono sotto processo due industriali, Eugenio e Giuseppe Napoletano, padre e figlio, accusati di falso per il prodotto che inscatolavano come autentico San Marzano. Il 16 maggio il giudice monocratico Anna Allegro del tribunale di Nocera Inferiore emette la sentenza e il 17 i quotidiani salernitani ne danno notizia.
La decisione del magistrato è
una, le letture dei giornali sono due. ‘Cronache di Salerno’, pilotato da Tommaso D’Angelo,

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