Mattino: un articolo 1,
un rientro e un ritorno

IL 6 SETTEMBRE torna alla guida della cronaca del Mattino Paolo
Russo
, assente da fine maggio a causa di un duplice problema (cervicale e infiammazione alla spalla) che lo ha costretto a una lunga riabilitazione. Con Russo si va ricomponendo la squadra che governa il settore più importante del giornale: Marilicia Salvia, con l’incarico di numero due, Daniela

Limoncelli e Marco Toriello, in attesa del rientro di Salvo Sapio.    Intanto ha chiuso la sua esperienza di assessore al comune di Napoli Marco Esposito, tagliato dal sindaco Luigi De Magistris nel rimpasto di giunta effettuato a maggio. Esposito, per anni capo


Marco Esposito e Salvo Sapio

dell’economia del Mattino, settore al quale venne assegnato sin dalla sua assunzione nel 2000, e a lungo membro del comitato di redazione, si mise in aspettativa nel dicembre 2009 quando decise di accettare l’incarico di responsabile Mezzogiorno dell’Italia dei Valori per poi candidarsi, senza successo, alle elezioni regionali della primavera 2010; un anno dopo fu imbarcato da De Magistris nel team per palazzo San Giacomo. Nel novembre del 2009, quando decise di lasciare il giornalismo, dichiarò: “per me la politica è una passione e mi sono impegnato in prima persona ogni volta che ho potuto”. Ora dice perentorio al sito www.napolipuntoacapo.it: “il mio impegno politico non accetta ruoli di altro genere se non quello di assessore. Non sono interessato a poltrone o sistemazioni varie”. E così a fine luglio ha ripreso il lavoro a via Chiatamone, al settore attualità. 
Terza, ma non meno importante, novità è il contratto a tempo indeterminato


Marco Piscitelli e Pino Taormina

con decorrenza primo agosto a Marco Toriello, un contratto che arriva dopo un purgatorio durato cinque anni e due mesi e tre direttori (Orfeo, Cusenza e ora Barbano) perché il primo contratto a termine Toriello l’ha avuto a giugno 2008. Si avvia così finalmente a

conclusione l’anomalia del quotidiano controllato dal gruppo Caltagirone con quattro redattori a termine che dal 2008 lavorano con contratti annuali. Dopo il neo assunto, a fine settembre dovrebbe toccare al trentaduenne Gerardo Ausiello, mentre a novembre sarà il turno del ventottenne Marco Piscitelli e del quarantaquattrenne Pino Taormina.
Il 7 ottobre si chiude il secondo stato di crisi del Mattino e il 31 agosto, dopo oltre trent'anni, ha lasciato il giornale Gianni De Blasio che è andato in pensione senza bisogno di scivoli. Resta quindi libera la casella del decimo e ultimo redattore da tagliare. Verrà quindi inevitabilmente accolta la richiesta di Lello Venezia che il primo settembre ha compiuto i cinquantotto anni necessari per il prepensionamento.
L’uscita di Venezia e quella di Enzo Sara della redazione irpina, annunciata per ottobre, costringeranno il direttore Barbano a ripensare gli organici delle

redazioni provinciali: oggi ci sono cinque unità alla sede di Avellino, coordinata da Generoso Picone; quattro, ma soltanto sulla carta, a Benevento, diretta da Venezia; sette a Caserta, affidata a Aldo Balestra; sette a Salerno, guidata da Gianni Molinari. La


Aldo Balestra e Gianni Molinari

prima urgenza è la redazione sannita perché già lavorava a tre cilindri, ma senza De Blasio e Venezia, avrà in redazione un solo giornalista, il vice capo servizio Cristiano Tarsia, arrivato nello scorso autunno con l’impegno dell’allora direttore Cusenza a un trasferimento di dodici mesi, con rientro a Napoli concordato per il prossimo ottobre.