I media di Berlusconi
all'attacco del Roma

VA AVANTI SENZA soste il fuoco dei cannoni delle corazzate (il Giornale e Panorama) che fanno capo a Silvio Berlusconi contro il Roma, la corvetta con al timone Italo Bocchino. E il fuoco rischia di far saltare in aria i marinai del quotidiano che fu di Achille Lauro, spettatori inermi della battaglia.
Il 24 gennaio il Giornale, ex Feltri da dicembre guidato da Alessandro

Sallusti, piazza al centro della prima pagina un’inchiesta firmata da Felice Manti: occhiello: Caos al ‘Roma’; titolo: Il giornale dei Bocchino non paga gli stipendi. L’inchiesta, con la consueta mega foto di Bocchino e della moglie Gabriella Buontempo, è costruita quasi per


Il Giornale del 30 aprile 2010

intero utilizzando i servizi (e il verbale dell’assemblea dei soci della cooperativa) sul Roma pubblicati da Iustitia a novembre e a gennaio, peraltro, e non accade di frequente, citando la fonte.
Il lungo articolo punta a dare tre notizie: il Roma ora boccheggia, mentre fino all’ottobre 2009, quando usciva in tandem con Il Giornale vendeva più di 15 mila copie; il finanziamento pubblico di due milioni e mezzo di euro, erogato dal Dipartimento per l’editoria della presidenza del consiglio, è bloccato per approfondimenti richiesti dall’Agcom; il Roma è “in crisi nera” e i giornalisti sono “senza soldi da due mesi” perché “Lady Bocchino non paga gli stipendi ai suoi dipendenti”. Probabilmente nessuno dei giornali che incassano il finanziamento pubblico sopravviverebbe a un blocco dei contributi e il Roma si trova ad affrontare per la seconda volta molti mesi di apnea finanziaria perché già l’anno scorso il lungo ritardo nell’erogazione portò al congelamento dei conti correnti da parte delle banche. Ma sarebbero osservazioni inutili perché il braccio destro di Fini è un obiettivo centrale nella guerra a tutto campo tra le truppe del presidente del consiglio e gli uomini di Futuro e libertà.


Nicola Cosentino, Vittorio Feltri (*) e Alessandro Sallusti (**)

Del resto Bocchino è abituato alle attenzioni del Giornale, che non mutano anche quando cambia il direttore. Citiamo qualche titolo, piazzato sempre a tutta pagina in prima: 30 aprile 2010: I soldi Rai alla moglie di Bocchino;  7 dicembre 2010: Gli affari dei finiani nelle

terre di Gomorra (Bocchino è casertano di Frignano, ndr).
A rimorchio del Giornale, arriva giovedì 27 gennaio il settimanale Panorama, con una cover story sui tre moschettieri di Fini: Carmelo Briguglio, Fabio Granata e, naturalmente, Italo Bocchino, al cui “impero di carta” vengono riservate due pagine.
Si parla del Roma, di vendite che non superano le 4.500 copie, delle ‘attenzioni’ che il quotidiano riserva al ‘nemico’ Nicola Cosentino, coordinatore campano del Pdl, ma anche del coinvolgimento di Bocchino in vicende giudiziarie: Global service (gli appalti dell’imprenditore Alfredo Romeo) e Telekom Serbia. E grande spazio viene riservato a Bocchino editore, presente negli anni scorsi anche nelle iniziative dell’Indipendente, ceduto nel 2007 a Ferdinando Adornato, e dell’Umanità: due testate, e due cooperative, che hanno incassato milioni di contributi pubblici. Ad arricchire il

quadro una scheda sui soldi incassati da Roma e Indipendente e sui congiunti di Bocchino: la moglie Gabriella e i cognati Giancarlo Buontempo e Antonio Schiavone, marito di Patrizia Bocchino.
L’inchiesta di Panorama è firmata da Antonio


Luigi Bobbio, Sergio De Gregorio e Simone Di Meo

Rossitto con la collaborazione di Simone Di Meo, ex ufficio stampa del senatore Sergio De Gregorio, oggi addetto stampa del sindaco di Castellammare di Stabia Luigi Bobbio e assiduo collaboratore del Roma. 

(*) Da www.gadlerner.it
(**) Da www.gexplorer.net