La determina da 23mila €

Caro direttore,
visto il silenzio di Ceva Grimaldi, ‘l’acquafrescaio’ diventato professionista col doppio incarico alla Provincia di Napoli e alla tv Italia mia 2 (di cui risulta dipendente dal 29 settembre 2003), anche se non è neanche giusto gettare la croce addosso a un ragazzo che lavora a tempo pieno agli ordini di Pecoraro Scanio e dei Verdi, a fare l’ufficio stampa di tutto;
visto il silenzio dell’assessore comunale Casimiro Monti, che scrive all’Ordine dei giornalisti certificando che quella di Ceva Grimaldi è una “collaborazione” all’assessorato e pertanto è compatibile con il lavoro presso le tv Italia Mia e Italia mia 2 dirette da Emilia Velardi Colasanti, moglie di Giovanni Lucianelli, che è nell’organico giornalistico di Italia mia dal 18 ottobre 1999;
visto il silenzio della Provincia di Napoli, che non ritiene, attraverso la sua dirigente Rosa Guarracino (la stessa che ha promosso un bando di concorso per l’assunzione di quattro giornalisti a co.co.co con delibera approvata in giunta il 5 agosto), di fare approfondimenti sulla vicenda di uno staffista dipendente dell’ente pubblico che risulterebbe assunto contemporaneamente presso un’azienda editoriale privata nonostante la Provincia chieda il vincolo di esclusiva ai propri dipendenti, anche se a tempo determinato;
mi chiedo allora come funzionino le cose e se ci sia sotto qualcosa di più strano.
Andreotti diceva che a pensar male si fa peccato, ma si indovina spesso. E allora, con prudenza e tenendo sotto gli occhi gli articoli del codice penale sulla diffamazione, vorrei sottoporre ai lettori alcune circostanze, lasciando a loro ogni giudizio.
Nell’agosto 2002 Giovanni Lucianelli riceve dalla Provincia, guidata dai Verdi, un incarico diretto (senza gara, senza concorso) per la realizzazione del progetto grafico della rivista dell’ente (determinazione dirigenziale numero 69358 del 25 giugno 2004).
Lucianelli produce il suo lavoro e viene retribuito dalla Provincia con 25.000 euro. La determina è firmata dalla dirigente ufficio stampa e comunicazione Rosa Guarracino. Tre mesi dopo i dirigenti della Provincia rimodulano la determina (numero 76433 del 16 agosto 2004), in quanto, come risulta da una nota della direzione Bilancio della Provincia,mancano “indicazioni in merito al pagamento dell’Irap da parte del collaboratore (Lucianelli, ndr)”, che incassa quindi un compenso finale, con bonifico sul suo conto corrente, di 23.100 euro.
Del lavoro di Lucianelli non sappiamo niente, perché a distanza di quindici mesi la rivista non è stata ancora stampata.
Intanto i giornalisti di area verde, dello stesso colore politico del presidente della Provincia di Napoli (dal giugno 2004 la guida Dino Di Palma che ha raccolto il testimone da Amato Lamberti, numero uno dal ’95 al 2004), che lavorano negli staff di presidenti e assessori, diventano praticanti nella tv diretta dalla moglie di Lucianelli. Sarà sicuramente una coincidenza.
Ora sono curioso di sapere chi vincerà il maxi appalto della Provincia di Napoli “per la realizzazione di servizi televisivi e di stampa”, importo a base d’asta 170mila euro, termini chiusi il 5 settembre. Si accettano scommesse.

Lettera firmata
 
Valerio Ceva Grimaldi
Alfonso Pecoraro
Casimiro Monti
Giovanni Lucianelli
Giulio Andreotti
Dino Di Palma
Amato Lamberti