Per prendere i documenti del fratello, la sig.ra Kadiatou ed il cugino Fodé CISSE (cfr. verb. sommarie informazioni del 5/6/2003) si allontanavano unitamente al Carabiniere più alto dalla stanza, ove rimanevano solo Mohamed ed il Carabiniere più basso.
In quel momento, udivano due spari e, tornati nell’ingresso, trovavano Mohamed a terra pieno di sangue.
Kadiatou domandava al Carabiniere “perché hai ucciso mio fratello?” e lui rispose “no, no lascialo stare sta dormendo”.
Kadiatou CISSE, Fodé CISSE e Wanda BRANDOLANI (tutti presenti nella stanza immediatamente prima ed immediatamente dopo gli spari) non hanno mai riferito di un coltello impugnato dal Mohamed al momento del fatto ovvero ritrovato per terra immediatamente dopo il ferimento del medesimo!
CERQUA (cfr. verb. sommarie informazioni del 5/6/03) riferisce che entrato nell’appartamento: la BRANDOLANI lo avvertiva di stare attento perché Mohamed aveva un coltello sotto il cuscino e che, invece, Fodé CISSE non proferiva alcuna parola.
La circostanza non corrisponde alle dichiarazioni della BRANDOLANI e di Fodé CISSE:
1- BRANDOLANI non ha mai riferito di tale avvertimento;
2- Fodé CISSE dichiarava “ritenevo opportuno avvisare il militare che mio fratello nascondeva sotto il cuscino un coltello”.
Ancora, non è credibile il CERQUA (cfr. verb. sommarie informazioni del 5/6/03) quando dichiara “l’App. Iacolare seguiva la donna
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