Il 28 ottobre del 2021 il giudice Ulisse Forziati della decima sezione civile del tribunale di Napoli ha firmato una sentenza in qualche modo storica. Ha riconosciuto un risarcimento danni di 320mila euro ad Arturo Borrelli per anni vittima degli abusi sessuali del sacerdote Silverio Mura, suo insegnante di religione alla scuola media Borsi di Ponticelli, nella zona orientale di Napoli. Forziati ...

Il 13 agosto compie sessantasette anni e va in pensione Antonio Forni, vice redattore capo della sede napoletana della Rai. A via Marconi la corsa per conquistare la sua poltrona è partita da tempo e si chiuderà entro fine luglio perché ...

degli sposi a un matrimonio importante: “Spettabili Autorità, Signore e Signori vi ringrazio per essere qui con noi questa sera”. Poi a seguire i ringraziamenti al presidente Mattarella, al presidente del Senato, al ministro Salvini. È presente anche Tajani ma non lo cita.
Forse per diventare il fondo del giornale con l’ambizione di volare alto, anche con una lunga citazione di Lucio Anneo Seneca, sul momento complesso che vive l’informazione, sarebbe stato meglio tagliare quell’esordio. E certo la sua maestra delle elementari non gli avrebbe lasciato correre in apertura tre maiuscole improbabili: Autorità, Signore, Signori. Ma nessuno è intervenuto a suggerire modifiche minime, neanche il direttore del Messaggero Massimo Martinelli.
La festa dilaga sui quotidiani del gruppo. Sul Messaggero occupa le

pagine dalla 2 alla 5. Il Gazzettino di Venezia si limita a pubblicare l’intervento del padrone. Il Corriere Adriatico non ha niente perché esce in tandem con il Messaggero. E anche il Nuovo Quotidiano di Puglia si scansa le celebrazioni. Sulla prima del free press Leggo, che è il secondo giornale romano del gruppo, in prima troneggia una foto del palazzo di via del Tritone che ospita la redazione del Messaggero con il fondo dell’editore e all’interno c’è la paginata di Mario Ajello.
Per i 145 anni del Messaggero, notizia che tutta Napoli ha festeggiato, ai lettori del Mattino, quotidiano che non è particolarmente amato da Caltagirone, vengono inflitti l’intervento dell’editore che occupa l’intera pagina 7 a cui si aggiungono la 6 e la 9.
Forse era meglio l’ennesimo inserto sul terzo scudetto del Napoli.

Ci ha preso gusto Francesco Gaetano Caltagirone, a ottanta anni suonati, a fare la star che scrive le aperture del Messaggero, il più importante dei sei quotidiani di sua proprietà.
Il 13 giugno pubblica l’agiografia di Silvio Berlusconi, scomparso il giorno precedente, con un fondo intitolato sul Messaggero “Ricordo di un uomo che ha salvato l’Italia”, salvo poi correggersi nella ribattuta con un più equilibrato “Un uomo che ha lasciato un’orma profonda”.
Sette giorni dopo c’è da dare notizia della festa per i 145 anni del Messaggero e l’editore torna sulle prime pagine dei suoi giornali con l’intervento letto agli ospiti intervenuti alla festa organizzata a villa Miani. Nessuno gli 'pulisce' l’attacco che va in pagina come è stato scritto. E sembra l’incipit di un direttore di ristorante che annuncia l’arrivo