Nuovo 'autogol'
per Carlo Verna?

IL PRESIDENTE dell’Ordine nazionale dei giornalisti Carlo Verna sembra ormai avviato a ripercorrere le orme del bravo difensore centrale del Cagliari e della Nazionale Comunardo Niccolai, diventato famoso negli anni tra i Sessanta e i Settanta per i suoi incredibili autogol.
Prima l’attacco furioso di Verna alla fine dello scorso agosto contro il segretario Usigrai Vittorio Di Trapani e il segretario della Federazione della stampa Raffaelle Lorusso, concluso con una umiliante retromarcia

stoppata da una sferzata di Lorusso: “confronto politico chiuso”. E a memoria non è facile trovare precedenti delle parole utilizzate dal segretario della Fnsi nei confronti del presidente dell’Ordine nazionale.
A settembre poi l’imbarazzante ritiro del

Paolo Borrometi e Giuseppe Giulietti

patrocinio dell’Ordine nazionale alla manifestazione ‘Imbavagliati’, festival internazionale del giornalismo civile, dal 2015 organizzato e diretto a Napoli da Désirée Klain. Il ritiro arriva dopo una protesta all’agenzia Ansa del deputato della Lega Massimiliano Capitanio perché uno dei riconoscimenti era stato assegnato alla capitana tedesca Karola Rakete. “L’Ordine dei giornalisti non ha dato il patrocinio al premio assegnato a Karola Rakete” fa sapere Verna via Ansa. E si becca l’immediata replica della Klain: “rinunciamo sia alla sponsorizzazione del festival sia al contributo di duemila euro decisi dall’Ordine”.
Veniamo ora alla ‘impresa’ più recente di Verna. L’associazione Articolo 21 (“il diritto di informare, il diritto di essere informati”), che nel 2002 ha visto tra i fondatori Giuseppe Giulietti e oggi è presieduta da Paolo Borrometi con direttore del sito Stefano Corradino e Elisa Marincola portavoce, lavora all’organizzazione di una tre giorni di approfondimenti, incontri e tavole rotonde con giornalisti e operatori dell’informazione  centrate “sull’importanza di contrastare i linguaggi dell’odio, le fake news e la discriminazione per promuovere al contrario, buone pratiche nella diffusione di messaggi capaci di includere e costruire ponti, anziché muri”. La manifestazione che doveva svolgersi ad Assisi a fine gennaio viene spostata a Roma e si è poi tenuta, con grande successo, dal 28 febbraio al primo marzo.
A gennaio l’Ordine nazionale decide di dare un piccolo contributo all’iniziativa con il versamento di mille euro. Dopo qualche settimana succede qualcosa perché il 19 febbraio una impiegata del servizio amministrativo dell’Ordine nazionale indirizza una email a Borrometi per dire che il giorno precedente l’Ordine ha predisposto il bonifico ma dal

Stefano Corradino e Elisa Marincola

momento che la tre giorni di Assisi non c’è stata chiedono di riavere i mille euro.
Perché questa singolare marcia indietro, per di più su una somma oggettivamente molto modesta? È difficile spiegarlo. Sembra illogico pensare che la

decisione possa dipendere dai risultati del voto per il rinnovo dei dirigenti dell’Inpgi, l’istituto di previdenza dei giornalisti, che il 16 febbraio hanno visto il successo di Controcorrente, la formazione sindacale guidata dai vertici Fnsi, con il segretario Lorusso e il presidente Giulietti, mentre il gruppo di Carlo Verna ha incassato una sconfitta netta, soprattutto nella sua Campania. E c’è chi ricorda che tra sei mesi ci sono le elezioni per gli Ordini nazionale e regionali.