Milone: 'Pronto?
Sono Francesco'

SONO AFFOLLATISSIME il 7 aprile le due sale dell’istituto Pontano di Napoli per la presentazione del libro di Massimo Milone, da un anno direttore di Rai Vaticano, ‘Pronto? Sono Francesco’, pubblicato dall’Editrice Vaticano e dedicato agli interventi di papa Francesco sui temi della comunicazione. I presenti sono nella gran parte ex allievi del Pontano, l’associazione che ha promosso l’incontro, ma ci sono anche molti giornalisti delle sede di via Marconi che Milone ha diretto per dieci anni: tra gli altri, il

suo successore Antonello Perillo, il successore mancato Procolo Mirabella, Annalisa Angelone, Corrado Fidora, Antonella Maffei e il vice direttore della Testata giornalistica regionale Carlo Verna, che è tra i relatori. Gli altri presentatori del libro sono


Dino Falconio e Gianni Lettieri

il direttore del Mattino Alessandro Barbano, l’ex numero uno del Corriere del Mezzogiorno Marco Demarco, l’immancabile rettore del Suor Orsola Benincasa Lucio D’Alessandro e il rettore del Pontificio seminario campano Roberto Del Riccio, coordinati dal notaio Dino Falconio, presidente dell’associazione ex alunni del Pontano, mentre su una sedia più distante siede l'onnipresente cardinale di Napoli Crescenzio Sepe.
Nelle due sale, di cui una con maxi schermo, sono poco significative le presenze della società civile e della politica; tra i ‘pochi’ da segnalare in prima fila il capo dell’opposizione in consiglio comunale Gianni Lettieri e qualche fila dietro il comico Gino Rivieccio. Alla presentazione il tg campano, forse per allinearsi alle indicazioni di papa Bergoglio sulla comunicazione, dedica un servizio che dura addirittura due minuti: le riprese sono di Claudio Della Rocca e il testo di Guido Pocobelli Ragosta, con interviste a Milone e, ovviamente, a Sepe, detentore dal suo arrivo a Napoli nel 2006 del record assoluto di servizi mandati in onda dal telegiornale regionale, un primato che, rispetto alla straordinarie perfomance di Milone redattore capo, non ha registrato flessioni nel corso del primo anno di gestione Perillo.
Pocobelli informa i telespettatori che andranno a ‘La casa di Tonia’ i diritti d’autore delle prime mille copie del libro acquistate dalla Banca di credito cooperativo di Napoli, suscitando una duplice curiosità: perché la banca spende 15mila euro per il volume di Milone, che arriva dopo decine di libri pubblicati nei primi tredici mesi del pontificato di papa Francesco, e come


Francesco Barbato e Luigi Gubitosi

intende utilizzare i libri.
In ogni caso, a un anno dal suo trasferimento a Roma, torna a Napoli un Milone rilassato. Negli ultimi due anni partenopei aveva incassato documenti durissimi della redazione, interrogazioni parlamentari molto critiche su una gestione troppo

sbilanciata "con politici e amici" alle quali aveva dovuto replicare l’azienda (con una imbarazzante risposta di Marco Simeon), e nel febbraio del 2012 un esposto presentato dal deputato dell’Italia dei valori Francesco Barbato nelle mani dell’aggiunto della procura di Napoli Francesco Greco, indagine peraltro non ancora archiviata. E quindi due anni fa un “pronto, sono Francesco” avrebbe fatto sobbalzare Milone.
Chiudiamo con un'ultima curiosità: come mai la presentazione del libro è stata organizzata al Pontano? La risposta ci arriva da un intellettuale cattolico attento alle vicende della chiesa romana e napoletana. “Ci sono due motivazioni, - spiega - una decisiva, l’altra minore. I gesuiti vanno di moda perché Jorge Mario Bergoglio è un gesuita. E il Pontano è la scuola napoletana dei gesuiti con corsi che vanno dalla scuola media al liceo. E in questa scuola, alla metà degli anni Settanta, ha studiato il direttore generale della Rai Luigi Gubitosi”.