Alessandro Casarin e Francesco Marino  
 

Tgr, Casarin è in bilico
sul nuovo piano editoriale

 
 
 

C’è grande attesa nelle redazioni della Testata giornalistica regionale (Tgr) per l’esito del voto sul nuovo piano editoriale presentato il 13 gennaio da Alessandro Casarin, confermato direttore nel novembre scorso dal cda della Rai su proposta dell’amministratore Carlo Fuortes. I poco meno di ottocento redattori della Tgr hanno votato da venerdì 14 a lunedì 17 gennaio e i risultati sono previsti dopo cinque o sei giorni. Molto preoccupato per l'esito ...

 
 
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  Tamponi
'sporchi'
 
 
 
 

Egregio Direttore, sulla prima pagina del quotidiano di Pescara Il Centro del 10 gennaio c'è un errore grave. Il catenaccio recita testualmente: "Oltre mille ...

 
 
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  Addizione
sbagliata
 
 
 
 

Anche un giornalista esperto del calibro di Generoso Picone inaugura alla grande il nuovo anno facendosi contagiare dal solito difetto ...

 
 
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Disciplina, segretaria
iscritta a due Ordini

 
 
 
 

Parte con il piede sbagliato il consiglio di disciplina regionale che si è insediato il 12 gennaio. Nella prima riunione si sono limitati ad applicare il regolamento e indicare alla presidenza Diana Miraglia, che tra i nove componenti ha la maggiore anzianità ordinistica in quanto iscritta all’albo dei pubblicisti dal 13 maggio ...

 
 
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  "Vico
Tofu"
 
 
 
 

Con l’arrivo di Gaetano Manfredi sulla poltrona di primo cittadino di Napoli circola aria nuova all’ufficio stampa. E c’è qualcuno ...

 
 
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Visitatori 2022
   
  Domenico Cotugno, Jacopo Cecconi e Toto Cutugno  
 

Il 7 gennaio nell’edizione delle 19 c’è un servizio di oltre due minuti dell’inviato Jacopo Cecconi che davanti all’ospedale Cardarelli elenca i numeri crescenti del Covid nel Napoletano, racconta le difficoltà della sanità campana con il lievitare dei contagi e parla del disagio sociale con interviste a primari e sindacalisti.
Nell’apertura del servizio parla della fila delle ambulanze davanti all’ospedale Cotugno che prende il nome da Domenico Cotugno, vissuto tra il Settecento e l’Ottocento, “medico, anatomista e chirurgo - citiamo l’enciclopedia Wikipedia - soprannominato

 

‘l’Ippocrate napoletano’. Durante gli ultimi anni della sua vita era così famoso che si diceva che a Napoli “nessuno poteva morire senza il suo permesso”. È considerato uno dei padri della medicina moderna”. Cecconi però è all’oscuro dei meriti di Cotugno e intitola il nosocomio per le malattie infettive a Cutugno, forse pensando al cantante Toto.
Un piccolo memento nel caso Sala decidesse di mandare di nuovo Cecconi a Napoli: se deve citare il più importante ospedale del Mezzogiorno si ricordi che il Cardarelli non è intitolato al poeta Vincenzo ma al luminare della medicina Antonio.

 
 
  Ospedale Cutugno
 

Ci deve essere una profonda diffidenza dei direttori del Tg3 nei confronti dei giornalisti della sede Rai di Napoli. Con Bianca Berlinguer, direttore dal 2009 al 2016, anche le notizie minori venivano seguite con inviati.
Con gli anni e il susseguirsi dei direttori (Luca Mazzà 2016-2018, Giuseppina Paterniti 2018-2020, Mario Orfeo 2020-2021) la situazione è un po’ cambiata: ci sono gli inviati ma anche i cronisti ‘locali’. Da novembre direttore del Tg3 è Simona Sala con il compito di rilanciare il telegiornale. E continuano a fioccare le trasferte
degli inviati.

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Del Gaudio: avvocato
prima, poi giornalista
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