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“Non riprendiamo le notizie di altri quotidiani”.
Il giudizio si concluse con la condanna di Fabrizio e di altri cinque giornalisti di Repubblica Napoli a pagare oltre sedicimila euro di spese legali. Ma forse la condanna è stata utile.
Il 21 novembre l’Ansa scrive di sigilli a un cantiere di Capri nell’ambito di operazioni antiabusivismo dei carabinieri. I giornali napoletani il giorno dopo riportano con rilievo la notizia del sequestro di un casolare a Marina Grande per “abusi edilizi e distruzione di bellezze naturali in un’area tutelata”. “Con queste accuse – scrive Irene De Arcangelis di Repubblica Napoli – è stata denunciata l’imprenditrice Anna Normale, moglie dell’europarlamentare Pd Andrea Cozzolino, in qualità di proprietaria committente, direttore |
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dei lavori e titolare di impresa edile”.
Coerente invece il Mattino. Nel 2007 il quotidiano di via Chiatamone (direttore Mario Orfeo) ignorò l’operazione della società di Anna Normale in costiera sorrentina. Due anni dopo, il direttore è Virman Cusenza, il Mattino è l’unico quotidiano a spedire a Capri un inviato per i sigilli a villa Caprile, abitata dall’ex presidente di Fiat e di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo e, il giorno dopo, è l’unico giornale a non scrivere neanche una riga sulla vicenda.
E veniamo ad oggi, con Alessandro Barbano direttore. Agli abusi edilizi a Marina Grande il Mattino dedica un’intera pagina di cronaca firmata dalla corrispondente da Capri Anna Maria Boniello, ma nel servizio non c’è il nome di Anna Normale. |
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