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perché non si può mai sapere? Ecco, questa è la Sonrisa di Antonio Polese che Anna Paola chiama prima “don” e poi “boss”, e la cosa ci inquieta.
Nella pagina degli spettacoli la reginetta del bon ton vesuviano ci accompagna tra saloni sfavillanti, cucine sterminate, lampadari di cristallo e oro zecchino. Tutto è abbagliante come è giusto che sia nel giorno più bello della vita, con qualche impercettibile tono che sembra trash o kitsch, ma è invece autentico folklore.
In quei saloni, dove domina incontrastata la cantante Gloriana, dove per anni si è svolto il festival della canzone napoletana, dove si sono esibiti Gigi D’Alessio, Al Bano, Amii Stewart, Peppino di Capri, Ornella Vanoni e Lucio Dalla che lì ha cantato 'Zappatore'.
A proposito di zappatori: quella era una zona rurale con un vecchio rudere circondato da |
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frutteti e boscaglia, dove nessuna concessione edilizia è stata assegnata per costruire 50 mila metri quadrati di struttura alberghiera e turistica e dove interviene la magistratura a mettere i sigilli (nel 2011 fu l’allora gip Nicola Russo del tribunale di Torre Annunziata) e dove le ruspe hanno abbattuto un sobrio torrino e alcune camere per le quali era stato dimenticato di chiedere l’autorizzazione a costruire.
Ma di questi dettagli giudiziari nel servizio di Anna Paola non c’è traccia, abbagliata forse anche lei dallo sfavillio delle luci, dalle musiche, dalle torte a cinque piani e dagli antipasti fantasia.
E a noi, quando ripensiamo al più bel giorno della nostra vita, restano due amarezze: intanto, di esserci sposati, e poi di non essere riusciti neanche a fare il ricevimento alla Sonrisa. |
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