Vito Bardi e Massimo Calenda  
 

Corte dei conti chiede
a Bardi 212mila euro

 
 
 

Quando nell’estate del 2019 il presidente della Basilicata Vito Bardi gli assegnò l’incarico di capo ufficio stampa della giunta regionale, che ha mantenuto fino al 25 aprile 2021, il giornalista Massimo Calenda non era laureato. Non aveva quindi i requisiti per essere inquadrato e retribuito come dirigente di fascia C. Per questo motivo la procura della Corte dei conti lucana, con il ...

 
 
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Coppia di pensionati
iperattivi ad Ansa Na

 
 
 
 

La passione per la tastiera deve essere troppo forte per Mario Zaccaria e Angelo Cerulo, per anni ai vertici dell’agenzia Ansa di Napoli. Il primo è andato in pensione nel settembre del 2012,Cerulo nell’aprile del 2022, ma poco, o nulla, è cambiato. Cerulo, da fedelissimo uomo di Zaccaria ne ha seguito le orme e da ...

 
 
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  'Riccardo' Garrone
premiato a Venezia
 
 
 
 

Alessandra D’Acunto, la curatrice della rubrica ‘Il mondo in una settimana’ pubblicata dal Venerdì deve essere una giornalista attenta al passato. Il 22 settembre mette in pagina una notizia sul Festival di San Sebastian dove viene proiettato il film ‘Io ...

 
 
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  Modifica
disastrosa
 
 
 
 

Al Palaeur di Roma, davanti al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al numero uno del Coni Giovanni Malagò, si disputa la finale del campionato europeo di pallavolo e l’Italia viene nettamente battuta dalla Polonia...

 
 
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Visitatori 2023
   
  Enrico Mentana e Rossana Russo  
 

(Giornaliste unite libere e autonome) che sulla sua pagina Facebook annuncia di essersi rivolte all’Ordine dei giornalisti perché in questa vicenda “viene violata la carta di Treviso, che punta a proteggere i minori, e l’articolo 5 bis della Carta dei doveri che tutela le donne vittime di violenza, tanto più se si tratta di bambine”.
La denuncia di Giulia è stata rilanciata dal sito Professione Reporter, guidato da Andrea Garibaldi. FreedomPress.it dà

 

invece notizia del comunicato stampa del Comitato pari opportunità dell’Ordine nazionale che sollecita l’intervento del Consiglio di disciplina competente.
I dirigenti de La7 hanno ovviamente cancellato il tg incriminato ma la frittata ormai era fatta. E va ricordato che la pubblicazione dei nomi di persone vittime di violenza, in questo caso addirittura bambine, è un reato previsto dall’articolo 734 bis del codice penale che è punito con l’arresto da tre a sei mesi.

 
 
  Nomi e cognomi
 

Il 26 settembre alle 20 gli spettatori sono rimasti basiti vedendo il tg de La7 diretto da Enrico Mentana. Nel servizio sugli arresti dei nove presunti violentatori delle due cuginette di Caivano, firmato da Rossana Russo, vengono mostrate le pagine dell’ordinanza di custodia cautelare con i nomi delle due vittime e dei sette minorenni autori della violenza.
Immediate e durissime le proteste sui siti e sui social. Tra
questi l’associazione Giulia

Sommario
Notizie
Corte conti chiede
a Bardi 212mila euro
Coppia di pensionati
iperattivi ad Ansa Na
Tam tam
Nomi e cognomi
Lettere
Confusione
sugli arresti
Modifica
disastrosa
‘Riccardo’ Garrone
premiato a Venezia
Documenti
Il titolo di apertura
de La Nuova del Sud
I lanci a raffica di
Cerulo e Zaccaria
I media indignati
per la privacy violata
Rep, il desk non
legge gli articoli
Pagina uguale,
sommario diverso
il Venerdì
impreciso
 
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