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Coppia di pensionati
iperattivi ad Ansa Na |
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LA PASSIONE PER la tastiera deve essere troppo forte per Mario Zaccaria e Angelo Cerulo, per anni ai vertici dell’agenzia Ansa di Napoli. Il primo è stato pensionato nel settembre del 2012, Cerulo non è più in organico dall’aprile del 2022, ma poco, o nulla, è cambiato.
Cerulo, da fedelissimo uomo di Zaccaria ne ha seguito le orme e da pensionato continua a scrivere e a lavorare per l’Ansa come nulla fosse. Scorrendo tra i take dell’ultimo mese, è evidente l’azione prolifica dei due giornalisti. Take e anche pezzi con tanto di firma, i così detti ‘barrato’, da parte di Cerulo e Zaccaria certificano quello che
scriviamo. |
Per Mario Zaccaria l’ipotesi che possa essere andato a Braga al seguito della squadra del Napoli Calcio non è remota, visto che il pezzo ‘barrato’ «ANSA/Champions: il Napoli parte vincendo, bravo e |
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Angelo Cerulo e Mario Zaccaria |
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fortunato» del 20 settembre scorso ha come attacco “BRAGA” e non “NAPOLI”, identica formula per il take «Champions: Garcia, 'noi bravi ma dovevamo chiudere match'» messo in rete da “BRAGA” scritto il 20 settembre ma messo in rete il 21 alle 5 del mattino. Potrebbe anche essere che Zaccaria abbia scritto da Napoli ma per dare un ‘tono’ al pezzo ha fatto intendere a chi lo leggeva che l’autore fosse in Portogallo e avesse vissuto il match dal campo.
Qualche mese fa scrivendo di Zaccaria, abbiamo sottolineato che si parla tanto di turn over, ovvero il flusso di persone in entrata (assunte) e in uscita (dimesse o licenziate) da un'azienda e che questo pare restare un concetto astratto se è vero come è vero che tanti posti sono e restano occupati da pensionati.
Oggi vogliamo essere ancora più chiari: visto che Mario Zaccaria e Angelo Cerulo sono andati in pensione e alla fine del mese l’Inps gli accredita sul conto corrente la somma prevista per il loro status di quiescenza, non sarebbe più giusto che al loro posto l’Ansa, guidata da Luigi Contu, assumesse due giovani giornalisti che così potrebbero formare una famiglia e vivere dignitosamente con il proprio lavoro? |
Massimo Valentini |
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