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‘Possibile’, il movimento fondato dal deputato Pippo Civati, che da maggio ha lasciato il Partito democratico, e intervista Rocco Grimaldi del comitato campano per i referendum. Tutto bene, allora? No, perché il 'sottopancia' riporta il nome di Rocco Grimaldi, ma l’intervistato è Maurizio De Giovanni, da anni lo scrittore napoletano più noto e più venduto.
E viene allora da domandarsi: è possibile che l’autore del servizio e chi l’ha montato non conoscano De Giovanni? È possibile che a piazza del Gesù sia andato solo l’operatore e nessuno abbia seguito con cura il montaggio?
E perché, alla conclusione del servizio, la conduttrice non si è scusata con i telespettatori, come accade in tutti i tg quando va in |
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onda un errore marchiano? ‘Possibile’ è un piccolo movimento nato soltanto tre mesi fa, ma Perillo e la sua squadra non avrebbero fatto una gran figura se un’interrogazione parlamentare avesse raccontato con quale attenzione viene seguito ‘Possibile’ dalla tv pubblica in Campania. E così nel giro di quarantotto ore arriva l’operazione ‘risarcimento’: vengono recuperate le immagini di due giorni prima, Guido Pocobelli Ragosta confeziona un testo più accurato indicando i temi affrontati dagli otto referendum e, soprattutto, manda in onda le dichiarazioni di Rocco Grimaldi, che evidentemente erano state registrate ma riposavano nell’archivio Rai. |
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