Il Garantista, pignorati
i conti della cooperativa

IL 22 MAGGIO l’ufficiale giudiziario del tribunale di Roma ha pignorato presso un’agenzia capitolina del Monte dei Paschi di Siena due conti correnti, per un totale di settemila euro, della ‘Giornalisti Indipendenti’, la cooperativa che confeziona il quotidiano il Garantista. È una nuova puntata dello scontro giudiziario che da un anno vede contrapposti il giornale on line Retenews24, diretto da Gianfrancesco Raiano ed edito da Bruno Pinci, e il Garantista,

con direttore Piero Sansonetti e patron Andrea Cuzzocrea, presidente degli industriali di Reggio Calabria.
A questo punto è necessario un riassunto delle puntate precedenti. Il 18 giugno 2014 fa il suo esordio il Garantista che in Campania va in edicola con Retenews24. L’abbinamento regge due settimane perché il 4 luglio Sansonetti e il suo editore decidono di bloccare la stampa dell’inserto napoletano. Seguono incontri e scambi di

Rosa Di Caprio

mail che coinvolgono da una parte Sansonetti, il giornalista Franco Insardà, presidente della cooperativa Giornalisti Indipendenti che scrive e cucina le pagine del quotidiano romano, e gli uomini di Cuzzocrea, e dall’altra Raiano e Pinci, ma la situazione non si sblocca.
Arriviamo al 18 luglio quando l’editore di Retenews24, difeso dall’avvocato Rosa Di Caprio, deposita al tribunale di Napoli un ricorso d’urgenza ex articolo 700, per chiedere il pieno rispetto del contratto stipulato tra le parti e la conseguente ripresa delle pubblicazioni. Il 7 agosto il giudice Giovanna Ascione deposita l’ordinanza con la quale impone al Garantista di rispettare il contratto con Retenews e di “provvedere alla stampa e alla diffusione” dell’inserto napoletano. I vertici del Garantista e la cooperativa ‘Giornalisti Indipendenti’ non danno esecuzione all’ordinanza, ma, con l’assistenza dell’avvocato Salvino Galluzzo, presentano il reclamo contro la decisione del giudice del 700 e incassano una seconda sconfitta. Il 3 novembre la XII sezione civile del tribunale di Napoli, presidente Sergio Gallo con consiglieri

Bruno Pinci

la relatrice Anna Maria Pezzullo e Giovanni Scotto di Carlo, deposita la decisione con la quale conferma l’ordinanza di Giovanna Ascione. In più la relatrice scrive che “l’improvvisa e non giustificata sospensione della pubblicazione destinata a un numero indeterminato di lettori è senza dubbio fonte di danno per l’immagine e la reputazione della società reclamata (Retenews, ndr)”.

Si tratta di un passaggio importante che è tra gli aspetti sui quali dovrà  pronunciarsi il giudice di merito, Gaetano Gatto, al quale i dirigenti di Retenews si sono rivolti dopo che anche l’intimazione della magistratura a riprendere le pubblicazioni dell’inserto napoletano è stata completamente ignorata da Sansonetti, Cuzzocrea e Insardà così come la condanna al pagamento delle spese legali sia per il 700 che per il reclamo.
E siamo arrivati ad oggi. All’udienza del 22 maggio il giudice Gatto si è riservato sull’ammissione dei mezzi istruttori, cioè sulla convocazione dei testi indicati dalle parti e sulle prove documentali che Retenews24 ha chiesto di esibire per certificare il danno subito con la sospensione unilaterale delle pubblicazioni imposta un anno fa dal Garantista. La decisione arriverà alla

prossima udienza e poi si andrà verso la sentenza con la quale il giudice si pronuncerà sulla richiesta avanzata dall’editore di Retenews24 di ottenere un risarcimento danni di 200mila euro per lucro cessante e per danno all’immagine.
Non vanno bene le vicende giudiziarie per Cuzzocrea e Sansonetti, ma forse va ancora peggio con le notizie in arrivo dai giornalisti che confezionano a Roma il quotidiano nazionale e dai redattori

Gianfrancesco Raiano

delle tre sedi (Reggio Calabria, Cosenza e Catanzaro) che realizzano l’edizione per la Calabria. Nella prima metà di giugno hanno diffuso un comunicato per annunciare un pacchetto di dieci giorni di sciopero perché, nel primo anno di vita del Garantista, hanno ricevuto soltanto cinque dei quattordici stipendi maturati.


(*) Da www.dagospia.com