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Giuseppe Carriero, Enrico Scapaticci e Claudio Silvestri |
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Alla Città ritirati
i 7 licenziamenti |
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Sono state necessarie oltre cinque ore di trattative, interrotte soltanto da brevi riunioni separate delle parti, per siglare un accordo sul futuro del quotidiano salernitano la Città. È un buon accordo? Conosceremo la risposta tra un paio ...
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Per l'Ordine si vota
l'uno e l'otto ottobre |
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Dopo una proroga durata sedici mesi, in autunno si voterà per il rinnovo dell’Ordine nazionale e degli Ordini regionali: le date sono il 24 settembre, l’uno e l’otto ottobre. Lo ha deciso il presidente dell’Ordine nazionale Nicola Marini, abruzzese di Avezzano, ... |
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Cinque giorni
per tre piani |
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Nel foyer dell’auditorium della Rai a Fuorigrotta il 19 maggio vengono consegnati i premi della terza edizione del premio di giornalismo sportivo intitolato ad Antonio Ghirelli, scomparso ... |
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Come capovolgere
la Carta di Treviso |
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Mi dite voi a cosa serve mettere le iniziali del minore nel pezzo (D. A.) se poi subito dopo si indica età, maternità, paternità e relativo stato di famiglia (il sedicenne figlio di Rosaria Pagano, sorella di Cesare, e di Pietro Amato, il boss defunto cugino di ... |
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Lilli Gruber e Peppe Severgnini |
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trentaquattro professionista, dal settembre 2008 conduttrice della trasmissione ‘Otto e mezzo’, dal lunedì al sabato in onda su La7.
Severgnini è da sempre una presenza abituale della Gruber, ma dal varo del nuovo magazine Corsera è diventato un ospite fisso del mercoledì e a lui sono dedicati i minuti conclusivi di Otto e mezzo per consentirgli di spiegare ai poveri telespettatori quanto è bella la copertina di 7 che troveranno in edicola il giorno dopo e quanto è interessante l’inchiesta che hanno realizzato i suoi redattori.
Va detto che Urbano Cairo è il proprietario de La 7 ed editore del Corriere della sera. Qualcuno ci spiegherà che questo ping pong si chiama ‘sinergie’ o ‘new economy ma altri potrebbero obiettare che ’, |
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è pura pubblicità, fastidiosa per chi deve sorbirla ogni settimana e ricordare che la ‘Carta dei doveri’, siglata nel 1993 dall’Ordine nazionale e dalla Federazione della stampa, stabilisce che la pubblicità “deve essere chiaramente riconoscibile come tale” e “distinguibile dalle altre forme di comunicazione con modalità grafiche di evidente percezione”.
Lilli Gruber e Beppe Severgnini se ne infischieranno, ma chissà se la Lilli di trenta anni fa, presenza attiva del ‘Gruppo di Fiesole’ che si riuniva fuori Firenze per discutere del futuro dell’informazione e riscrivere le regole del giornalismo, avrebbe condiviso le scelte della Lilli di oggi. |
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Sinergie? |
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Il 27 aprile ha fatto il suo esordio 7, il magazine del Corriere della sera, nella versione di Beppe Severgnini, lombardo di Crema, sessanta anni, da trentuno professionista, nella gerenza del Corsera come vice direttore in quanto numero uno di 7.
Tantissimi i cambiamenti della rivista, a cominciare dalla testata che da ‘Sette’ è tornata alla soluzione numerica dell’esordio, ‘7’, firmato nell’aprile del 1987 da Paolo Pietroni. Tra le novità la rubrica ‘Sette e mezzo’, collocata in posizione di assoluto rilievo, in apertura del giornale subito dopo il fondo del direttore, e affidata a Lilli Gruber, all’anagrafe Dietlinde, bolzanina, sessanta anni compiuti ad aprile, da
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