F. De Luca, A. Fanuzzi e R. Marassi

 
 

Mattino, voto di fiducia e cinque giorni di sciopero

 
 
 

Una lettera di richiamo indirizzata il 27 ottobre dal direttore Virman Cusenza a tutti i giornalisti del Mattino ha risvegliato una redazione intorpidita dal secondo stato di crisi nel giro di quattro anni che porta fuori dal giornale, tra prepensionamenti e pensionamenti, altri dodici giornalisti. Cusenza segnalava “l'aumento esponenziale di refusi ed errori nei titoli e nei testi del giornale” che “ha superato i livelli di guardia e ...

 
 
[All'interno] [Documenti]
 
  Totò e
l'emerito
 
 
 
 

Caro Buck Mulligan,
quando sento la parola "emerito", mi viene in mente la frase di un grande napoletano, Totò (ho la ...

 
 
  [All'interno]
 
 

Cappabianca portavoce
del presidente Romano

 
 
 
 

Il 17 giugno la giornalista Alessandra Cappabianca ha sposato Massimo Grimaldi, consigliere della Regione Campania, presidente della commissione Bilancio e capo gruppo del Nuovo Psi, il partito del presidente della Regione Campania Stefano Caldoro che è stato testimone di nozze degli ...

 
 
  [All'interno]
 
 
Roberto Aiello  
 

Ma che
italiano è?

 
 
 
 

Gentile direttore,
il 13 ottobre leggo sul Mattino on line, guidato da Paolo Barbuto, un breve notizia intitolata: ...

 
 
  [All'interno]
 
 
Visitatori 2012
   
  Rossella Carella (*), Massimo Milone e Massimo Troisi  
 

caffè mi rende nervoso’, la pellicola che lanciò Massimo Troisi e Lello Arena”.
Alla proiezione, viene aggiunto, assisteranno “alcuni dei protagonisti, tra i quali Alfredo
Cozzolino e Rossella Carella”.
Della serata, con la consueta tempestività, il tg guidato da Massimo Milone riferisce sei giorni dopo, nell’edizione serale del 21 ottobre. È un servizio non firmato, ma si riconosce la voce di Annalisa Angelone: “trent’anni fa il film che lanciò un giovanissimo Massimo Troisi” è l’attacco del pezzo, in cui, dopo aver ripetuto che si tratta di un “amarcord”, ci si dice che “nel cast, tra gli altri, anche la giovane napoletana Rossella Carella, Armando Marra, Anna Campori e Antonio Sorrentino” (magari, valeva la

 

pena di citare anche Maddalena Crippa e Sergio Solli). Ma il punto è un altro, anzi sono due. Il film in questione è successivo di un anno a “Ricomincio da tre”. Ignorare che fu “Ricomincio da tre” a “lanciare” Troisi e Arena non significa non essere cinefili attenti: significa non ricordare niente di un film epocale, delle scene indimenticabili, delle battute divenute proverbiali; in fondo, non ricordare niente di se stessi. Tanto più sconcertante se tra i “protagonisti” di “No grazie, il caffè mi rende nervoso” si cita per due volte Rossella Carella, che non compare né nei titoli di testa né in quelli di coda. È come se Donadio e Angelone avessero letto un testo scritto da altri, in cui l’omaggio, se non si ha memoria nemmeno del suo primo grande film, non è a Massimo Troisi. 

 
 
  Amascord
 

Piaccia o no, ci sono alcuni napoletani più napoletani degli altri, quelli che, di generazione in generazione, hanno interpretato l’antropologia di un popolo o, più semplicemente, l’hanno divertito, finendo col diventare parte di noi stessi, del nostro lessico, del nostro mondo di riferimento. Citiamone tre: Totò, Eduardo, Massimo Troisi. È tanto più sorprendente quando a essere estranei a questa eredità sono dei giornalisti, che di una cultura popolare condivisa dovrebbero essere, più di altri, testimoni e custodi.
Il Tg Campania della sera del 13 ottobre annuncia, con la conduttrice Cecilia Donadio, una “serata amarcord lunedì al cinema Martos di Napoli per i trenta anni del film ‘No grazie, il

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Notizie

Mattino, voto di fiducia
e 5 giorni di sciopero

Paolo Romano
cambia portavoce
Tam tam
Amascord
Lettere
Totò e
l'emerito
Mattino on line:
ma che italiano è?
Austerity pure
sulle locandine
Documenti
Mattino, l'organico
è ridotto a 81 unità
Ordine di servizio
con due promozioni
"Refusi ed errori
nei titoli e nei testi"
A 'Chi l'ha visto?'
gli attori citati dal tgr
(*) www.positanonews.it
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