Aurelio De Laurentiis e Nicola Lombardo

 
 

De Laurentiis punta sulla comunicazione

 
 
 

Da giugno le strategie di comunicazione di tutte le società che fanno capo ad Aurelio De Laurentiis verranno gestite da Nicola Lombardo, cinquantuno anni compiuti a novembre, da ventuno professionista.
I contatti tra il presidente del Calcio Napoli e Lombardo risalgono a gennaio e dal primo febbraio è scattata ...

 
 
  [All'interno]
 
 

Ordine, il 4 aprile
si vota il bilancio

 
 
 
 

Come avviene ormai da decenni, anche quest’anno si riunirà ad aprile l’assemblea dei giornalisti professionisti e pubblicisti della Campania per il votare i bilanci consuntivo 2011 e preventivo 2012. ...

 
 
  [All'interno]
 
 

Il direttore
dei lavori

 
 
 
 

Caro direttore,
l’undici febbraio i media hanno dato notizia dell’arresto del sindaco di Casapesenna Fortunato Zagaria, accusato di violenza privata aggravata dal ...

 
 
  [All'interno]
 
 
Maria Vittoria Foschini  
  Pompei e
Ercolano
 
 
 
 

Arrivano dalla Ue i soldi per “preservazione, mantenimento e miglioramento” del sito archeologico di Pompei. Sono 105 milioni che serviranno ...

 
 
  [All'interno]
 
 
Visitatori 2012
   
  Giulio Di Donato, René Magritte (*) Sandro Pertini (**)  
 

funzionari pubblici, giudici tributari e politici… questo francamente no, non ce lo aspettavamo. Aveva dimenticato stagnini, pedicuristi e elicotteristi.
Sarà l’età, pensavamo con affetto filiale. Ma la prosa era quella, vigorosa, asciutta, indignata e allo stesso tempo disperata.”C’è il dato allarmante di una radicata contiguità, complicità, correità con comportamenti ed aree di illegalità e criminalità”. C’era tutto lo sdegno genuino del partigiano, lo stesso che si dissocia quando la madre, nel ’33, chiede la grazia per lui, detenuto politico a Pianosa. “È  come se la città e la società fossero un’ampia zona grigia”. Che tempra, nonostante gli anni. E che lucidità.
L’editoriale esce sul Roma, ed è il 20 marzo 2012. Allora non può essere, purtroppo, il presidente pipatore. Ma ci rassereniamo subito leggendo la firma: Giulio Di Donato. Un altro socialista, un altro garofano rosso, ”già consigliere comunale,

 

assessore e vicesindaco di Napoli, deputato per tre legislature, giornalista”, come riporta il suo sito che per mancanza di spazio non completa la biografia. Ci viene in aiuto la Repubblica del 24 gennaio 2004 che a pagina 20 completa i cenni biografici dell’uomo venuto da Calvizzano: “Confermata dalla Cassazione la condanna definitiva a tre anni e quattro mesi di reclusione per Giulio Di Donato. L' ex vicesegretario del Psi di Bettino Craxi è stato ritenuto colpevole del reato di corruzione nel processo sulle tangenti relative alla privatizzazione del servizio di nettezza urbana a Napoli”.
Con lui fu condannato l’altro florovivaista Raffaele Mastrantuono
. Altri tempi, tempi bui e forcaioli, era l’epoca di Mani pulite di Antonio Di Pietro.
Ma il tempo è galantuomo e l’apparenza spesso inganna.
Ceci n’est pas une pipe, avrebbe detto René Magritte.

 
   
  Giulio il fustigatore  
 

Voi sapete che il pipatore serio non usa sempre la stessa pipa, ma la cambia ogni giorno per poter avere sempre secco al punto giusto il fornello da riempire.
Il 19 marzo immaginavamo il nostro indimenticabile Sandro Pertini seduto alla scrivania, soddisfatto dell’articolo che aveva appena scritto, che grondava indignazione per la corruzione e l’immoralità in cui è precipitata l’Italia. Lo immaginavamo, il Presidente, intento a riempire la sua pipa regalatagli da Luciano Cerrato, artigiano biellese, con il Mastro de Paja, uno dei suoi tabacchi preferiti. L’aria già si riempiva delle sue proverbiali incazzature e del morbido odore del tabacco. Rileggeva il pezzo: “Napoli è infetta, ma che ci fosse un livello di coinvolgimento così diffuso di insospettabili, medici, avvocati, imprenditori, commercialisti, professori universitari, poliziotti, magistrati,

 
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De Laurentiis punta sulla comunicazione

Ordine, il 4 aprile
si vota il bilancio
Tam tam
Giulio il fustigatore
Lettere
Il direttore
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Pompei e
Ercolano
Documenti
"Lo sapevano anche
prima di Gomorra"
(*) www.thesurrelism.
altervista.org

(**) www.wikipedia.org
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