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aveva scritto che i sei carabinieri della caserma Levante di Piacenza arrestati erano tutti meridionali precisando: tre napoletani, due siciliani e un pugliese.
E aggiungeva: “la predisposizione a delinquere e a fare del male è di solito propria di chi nasce, cresce e si forma al Sud”.
Al post poi cancellato da Facebook e subito riproposto da Martinelli sul suo blog replicò l’allora presidente del sindacato campano Gerardo Ausiello con un esposto indirizzato a fine luglio al Consiglio di disciplina della Lombardia, presieduto da Paolo Colonnello. Ausiello denunciava che “le affermazioni di Martinelli incitano all’odio razziale nei confronti dei |
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meridionali e che il nostro ordinamento prevede pene severe per chi propaganda idee fondate sulla superiorità e sull’odio razziale o etnico”.
Certo c’è stato agosto, certo è arrivata la seconda ondata del Covid 19. Resta il fatto che la denuncia di Ausiello in quattro mesi ha percorso pochi metri passando dalla stanza del presidente dell’Ordine lombardo Alessandro Galimberti all’ufficio del Consiglio di disciplina dove è atterrato soltanto nella prima metà di novembre. Un ritmo lentissimo di sicuro non imputabile al fatto che le persone offese sono carabinieri ‘meridionali’ corrotti, napoletani ‘scansafatiche’ e calciatori ‘drogati’. |
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