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colori di Luigi De Magistris, seduto dietro la sua scrivania a Palazzo San Giacomo. È una foto che abbiamo visto tutti e che ha scatenato le reazioni più ironiche e velenose degli anti Giggino. C'è di tutto, e oggettivamente sembra la bancarella di un ambulante dei mercatini di piazza Garibaldi.
"Le scrivanie raccontano di noi molto più di quanto immaginiamo, senza necessariamente dover ricorrere a un analista", scrive Grasso. "Corni, cornetti, pezzi di corallo, gufetti, figure legate alla tradizione napoletana".
Il tavolo da lavoro del sindaco è occupato totalmente da questo coloratissimo Barnum del kitsch e si capisce perché non è rimasto un po' di spazio per i taralli, e neanche per una margherita, fosse pure mignon.
Quella scrivania, dice Grasso, è forse la spiegazione del flop |
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dell'inchiesta ‘Why not’ che portò avanti De Magistris quando era pm a Catanzaro. Ipotesi suggestiva.
Ma il punto è un altro, ed è grave che esca dal computer del docente di comunicazione, con alle spalle una decina di premi e più di trenta pubblicazioni. Grasso dice "Il Tg3 della Campania", mettendo insieme due testate autonome: il Tg3 e la Tgr, testata giornalistica regionale, con due direttori (la siciliana Giuseppina Paterniti per il Tg3 e il varesino di Somma Lombardo Alessandro Casarin per la Tgr) e redazioni diverse. Sarebbe come confondere i quotidiani Il Giorno e La Nazione che fanno capo allo stesso editore ma hanno organici distinti e sono diffusi in regioni diverse.
Resta però l’acuta analisi socio politica scaramantica giudiziaria di Grasso su De Magistris sindaco e pubblico ministero. |
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