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Antonella Dodaro e Gianni Festa |
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Da Avellino la sfida
del Quotidiano del Sud |
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In tempi di contratti di solidarietà, quando va bene, di ridimensionamenti o chiusure di testate, c’è chi azzarda la scommessa di un nuovo giornale: è Gianni Festa, nato ad Avellino nel dicembre del 1940, dal ’79 professionista, una vita spesa al Mattino, da quattordici anni editore e direttore del Corriere dell’Irpinia. Festa ha messo insieme una decina di ...
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Carlo Parisi |
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Napoletana, la Fnsi
nomina tre 'esperti' |
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Continua la “gestione vergognosa” delle vicende della Associazione napoletana della stampa da parte dei dirigenti del sindacato regionale, ormai vicino alla sepoltura dopo 102 anni di vita, e dei vertici della Fnsi. Il 4 marzo scorso c’è stata la radiazione ... |
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I 'cucchiai'
del Pupone |
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“E l'Italia non ha una tradizione esattamente positiva in questo
fondamentale": conclude così il suo pezzo dedicato ai rigori in coppa ... |
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A Pompei c'è
un'emergenza |
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Caro Cozzolino,
c’è una nuova emergenza a Pompei. L’allarme arriva da un lancio di Ansa Napoli del 21 maggio firmato da Patrizia Sessa che esordisce scrivendo: Quello ... |
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Benigni, De Benedetti, Renzi, Sorrentino e Vargas Llosa (*) |
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quale successione li avreste impaginati?
Intanto vi diamo la nostra graduatoria: il premio Nobel per la letteratura nel 2010 Vargas Llosa; Benigni vincitore di tre Oscar nel ’99 con ‘La vita è bella’; Sorrentino che l'Oscar l'ha conquistato nel 2014 con ‘La grande bellezza’; il premier Renzi; e, a chiudere, il padrone di casa, l’editore di Repubblica De Benedetti.
Che podio pensate abbiano costruito Fabrizio&Ragone? Ve lo centelliniamo: quinto Benigni; quarto Vargas Llosa, che tanto è peruviano; bronzo a Sorrentino che è napoletano e napoletana è pure la moglie; argento a Renzi.
E l’oro? A Carlo De Benedetti, perché il padrone è sempre il padrone ed è meglio non |
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sbagliare.
Del resto Fabrizio fa sempre la cosa giusta. Non lo ricordate, ma quattro anni fa Repubblica Napoli festeggiò i venti anni di vita. L’edizione campana pubblicò uno speciale di diciasette pagine sugli articoli più importanti pubblicati dal ’90 in avanti e Fabrizio riservò due pagine a un reportage su Napoli firmato dal direttore Ezio Mauro. Una scelta che, secondo noi, poteva avere soltanto due spiegazioni. O tra cento anni in un’antologia su Napoli brani di Mauro figureranno accanto alle citazioni di Goethe e di Dumas padre. O in due decenni i cronisti della redazione di Napoli avevano prodotto servizi davvero modesti. Una terza ipotesi potrebbe suonare maliziosa. |
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Il padrone |
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Il 31 maggio Repubblica Napoli (il capo è Giustino Fabrizio, il vice Ottavio Ragone) dedica un titolo con grande foto nella prima pagina dell’edizione campana e due pagine all’interno alla presentazione della “Repubblica delle idee”, “il festival itinerante – scrive Ragone – del nostro giornale, quattro giorni di mostre, dibattiti, spettacoli teatrali, laboratori e forum. Quattro giorni a Napoli dal 5 all’otto giugno”.
In apertura del paginone vengono piazzate le foto di cinque dei protagonisti della kermesse. Ve li elenchiamo in ordine alfabetico: Roberto Benigni, Carlo De Benedetti, Matteo Renzi, Paolo Sorrentino e Mario Vargas Llosa. Voi in |
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