Francesco Armato, Ivan Lobello e Giuseppe Marziale  
  Ansa, dopo 15 anni
assunto Ivan Lobello
 
 
 

Cresce di una unità la redazione napoletana dell’Ansa: la decisione non l’ha presa il direttore dell’agenzia Luigi Contu e neanche il presidente Giulio Anselmi o l’amministratore delegato Giuseppe Cerbone, ma il giudice del lavoro del tribunale di Napoli Francesco Armato. Il nuovo assunto è Ivan Lobello, ...

 
 
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Prima, D'Antona
ancora direttore

 
 
 
 

Se il collaboratore anonimo che ha redatto il servizio sulla vendita del Centro di Pescara e della Città di Salerno per Prima avesse sbagliato il nome del direttore della Gazzetta di Mantova o de la provincia pavese il ...

 
 
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  Tirreno, a Livorno arriva Vicinanza  
 
 
 

Aggiunge una nuova perla alla sua collana di direzioni Luigi Vicinanza che dal 15 ottobre firmerà il Tirreno. Subentra a Roberto Bernabò, direttore editoriale delle testate Finegil, la catena dei giornali locali del gruppo l’Espresso, che da fine ...

 
 
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G. Ruotolo portavoce
del ministro Orlando

 
 
 
 

Si rafforza la presenza napoletana nel gruppo di vertice del dicastero di via Arenula. Da agosto (il decreto è del 18 luglio) è stato affidato a Guido Ruotolo, gemello del più noto Sandro, storico braccio destro di Michele Santoro, l’incarico di portavoce del ministro della...

 
 
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Visitatori 2016
   
  Eugenio e Edoardo Bennato (per il tg campano Peppe Barra)  
 

Cerabona, rispettivamente accusatore e difensore del Cavaliere; a settembre, al Maschio Angioino c’è il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per celebrare le Quattro giornate di Napoli e si scatena il festival con tre sottopancia sbagliati; un mese dopo arriva la performance migliore con il direttore generale della Rai Antonio Campo Dall’Orto che diventa Domenico Arcuri, amministratore di Invitalia.
Veniamo ora a uno degli ultimi exploit: il 12 settembre il Mattino organizza al San Carlo un concerto del tenore Jonas Kaufmann e ad assistere ci sono il presidente del consiglio Matteo Renzi e tre ministri: Dario Franceschini, Stefania Giannini e

 

Angelino Alfano. Alla Rai sono eccitati e mandano due giornalisti: Luigi Carbone e Cecilia Donadio. Il giorno successivo, al tgr delle 14,  qualcuno decide che è l’occasione buona per rilanciare la sfida al direttore della Tgr e piazzare il ‘sottopancia’ a effetto, così quando scorrono le immagini e le dichiarazione dei fratelli Edoardo ed Eugenio Bennato compare il nome di Peppe Barra.
L’obiettivo è capire fino a quando Morgante reciterà la parte di Totò che racconta a un amico di avere incontrato un giovanotto che lo chiama “Pasquale” e gli rifila uno sganassone. La scena si ripete più volte e all’amico che gli domanda perché non ha reagito, Totò obietta: “e mica sono Pasquale io”.

 
 
  Sfida a Morgante
 

È ormai sfida aperta al direttore della Testata giornalistica regionale Vincenzo Morgante: l’hanno lanciata i redattori della sede Rai di Napoli, guidati da Antonello Perillo e dal vicario Procolo Mirabella, e l’ufficio di produzione, coordinato da Maria Teresa Buccico, che vanno avanti tetragoni a mandare in onda ‘sottopancia’, la scritta con in nome della persona intervistata, sbagliati.
Per dare più sapore alla sfida in genere vengono scelti i servizi di maggior peso. Ve ne ricordiamo soltanto qualcuno: a luglio 2015 c’è l’udienza del processo Berlusconi e a via Marconi scambiano i ‘sottopancia’ di  Vincenzo Piscitelli e Michele

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Notizie

Ansa, dopo 15 anni
assunto Ivan Lobello

Vicinanza direttore
del Tirreno di Livorno

Tam tam
Sfida a Morgante
Lettere

G. Ruotolo portavoce
del ministro Orlando

Prima, D'Antona
è ancora direttore

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Il servizio di Prima
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