Massimiliano Fabbro, Oretse Liporace, Domenico Santoro  
 

La tela del generale,
di De Vellis e Fabbro

 
 
 

Il 2 luglio il gip del tribunale di Milano Domenico Santoro ha firmato una ordinanza di 223 pagine con undici indagati per donazioni e appalti truccati. L’ordinanza, che ipotizza i reati di corruzione, false fatture e turbativa d’asta, chiude un filone delle indagini avviate nel 2018 dal pm Paolo Storari che vede quattro persone che spiccano su tutte le altre: il frusinate ...

 
 
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  Barbagallo
al Cormezz
 
 
 
 

Arrivo di prestigio al Corriere del Mezzogiorno. Dall’undici giugno ha iniziato a collaborare al quotidiano guidato da Enzo d’Errico lo storico Francesco Barbagallo ...

 
 
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Mark Zuckerberg
“stregato da Napoli”

 
 
 
 

C’è il “cambio di paradigma annunciato al suo arrivo da Roberto Napoletano così dalla narrazione a occhiali scuri, perfino un po’ disfattista, si è passati in un solo balzo a quella del “siamo la terra delle grandi opportunità, ci aspetta la nuova età dell’oro”. Ma tenere la linea, per i giornalisti del ...

 
 
  [All'interno]
 
  Donald,
non David
 
 
 
 

Ciao direttore, per il Corriere della Sera del 6 luglio, a pagina 5, nell'ambito dell'analisi del risultato delle elezioni britanniche, che hanno visto la vittoria dei ...

 
 
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  "Episodio
goliardico"
 
 
 
 

È un tuffo nel passato sfogliare il Roma a tre teste: (Antonio Sasso direttore editoriale, Pasquale Clemente responsabile, Roberto ...

 
 
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  Il questore di Napoli Maurizio Agricola  
 

Il 23 giugno viene diffusa una nota della questura per far saper che è stato arrestato “un 47enne in esecuzione di pene concorrenti”. Già l’italiano è criptico ma nelle nove righe di testo viene aggiunto soltanto che “il predetto dovrà espiare la pena di 4 anni e 5 mesi di reclusione per ricettazione e furto aggravato, commessi a Napoli e a Civitella d’Agliano”.
Con questi dati c’è da indovinare, senza neanche l’aiuto del
numero di lettere, il nome e il cognome dell’arresto. Come capita spesso al Superenalotto, non ha vinto nessuno.

 

Due giorni dopo Agricola ci ha riprovato rendendo ancora più difficile la prova. “Nella scorsa serata, gli agenti della Squadra Mobile e del Commissariato Dante hanno proceduto all’arresto provvisorio ai fini di consegna di un 38enne napoletano poiché destinatario di un mandato d’arresto europeo, emesso dalle autorità spagnole lo scorso 16 maggio”.
Mi permetto allora un consiglio per Agricola: abolisca l’ufficio stampa, con la responsabile e i suoi collaboratori. Così farà risparmiare un sacco di soldi allo Stato.

 
 
  I quiz di Agricola
 

Il 5 luglio Maurizio Agricola ha compiuto il primo anno alla guida della questura di Napoli e ha un rovello: la comunicazione non funziona. Con Alessandro Giuliano, il suo predecessore, l'ufficio stampa andava molto male, con lui non è migliorato.
Alla ricerca del salto di qualità ha avuto un’idea: far appassionare i giornalisti ai suoi comunicati inserendo nel testo un enigma. Ma come? L’idea è introdurre un quiz nei comunicati. Quindi vengono aboliti gli ‘inutili’ nomi e vediamo chi riesce a
indovinare la persona arrestata.

Sommario
Notizie
La tela del generale,
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Mark Zuckerberg
“stregato da Napoli”
Tam tam
I quiz di Agricola
Lettere
Barbagallo
al CorMezz
Donald,
non David
“Episodio
goliardico”
Documenti
Ordinanza custodia
Liporace e De Vellis
I reati: corruzione
e turbativa d’asta
Comunicati questura
e neanche un nome
Riflessione
su Berlinguer
CorSera, il commento
dello storico Sassoon
La spiegazione
di Pina Castiello
 
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