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fino al lunedì successivo all'accordo. Subito dopo, era un venerdì e a Milano il week end è sacro, sguinzagliò per l'Italia centinaia di venditori per piazzare pubblicità a prezzi stracciati per conto di Canale 5. Il lunedì a Rusconi, che all'epoca era padrone di Italia uno, venne un leggero mal di testa e fu costretto a cedere la televisione a Silvio Berlusconi.
Dei piemontesi si dice che siano falsi e cortesi. Chissà se è vero. Rusconi, che Dio l'abbia in gloria, pare che fosse di questo avviso. Ma bando alla tristezza e ai sentimentalismi: il 3 luglio Cairo ha invitato trecento imprenditori del Mezzogiorno a villa Doria d’Angri con vista spettacolare sul golfo per un evento (“La 7 Road Show”) e, parafrasando Luigi De Magistris dopo la prima elezione a sindaco, |
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ha più o meno detto in piemontese: 'Amm scassato.
Ha sciorinato gongolante i numeri di una escalation irrefrenabile della sua azienda di pubblicità, affermando che "i dati di ascolto de La7 sono pazzeschi. A maggio siamo al secondo posto con l’11,3 per cento”.
Rossana Russo collaboratrice del Cormezz, società interamente Rcs, e de La7, sempre proprietà Cairo, ha riportato fedelmente la misurata e contenuta autocelebrazione del padrone. Il desk del Cormezz, ispirato alla mitica sobrietà Corsera, titola il servizio: “La7 fa numeri pazzeschi, siamo i più forti”.
Nei saloni dell'ottocentesca villa Doria d'Angri aleggiava lo spirito di Leo Longanesi e del suo motto immortale ‘Tengo famiglia’. |
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